Truffa da quasi 600mila euro. Assolti imprenditore e dipendente di una nota azienda

12 Gennaio 2021 - 19:35

SUCCIVO – Accusato di una truffa rilevante, l’imprenditore Giovanni Santoro, già presidente del consiglio di Amministrazione della nota Coop Edil Atellana, è stato assolto dalla pesante imputazione.
La sentenza di assoluzione è giunta all’esito di un processo svoltosi dinanzi al Giudice Monocratico di Napoli Nord.
Santoro era finito alla sbarra assieme ad un’altra dipendente della azienda, Lucia Capone, anche lei assolta.

L’accusa si basava su una ipotesi di truffa di quasi 600 mila euro, posta in essere dalla azienda nei confronti di un istituto di credito. Mediante delle fatture inesistenti, portate in banche per ottenere liquidità mediante il meccanismo dell’anticipo, si è scoperto che i titoli non esistevano.

La banca sarebbe stata indotta in errore ed avrebbe “anticipato” gli importi delle fatture, salvo, poi, rendersi conto che i titoli non erano reali, al momento di chiedere il pagamento al committente del lavoro pubblico.

A finire sotto processo Santoro che, difeso dall’avvocato Vincenzo Guida, ha dimostrato la sua estraneità ai fatti. Attraverso la complessa ricostruzione della organizzazione della Coop. Edil Atellana, si è puntato a rendere evidente che il presidente del consiglio di amministrazione, non aveva competenza in materia di emissione di fatture o gestione puntuale dei rapporti con gli istituti di credito.

La Edil Atellana, all’epoca dei fatti, che risalgono al 2012, aveva un fatturato milionario ed un numero di dipendenti superiore a 300.

La sentenza ha accolto la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Guida ed è stata assolta anche la vice presidente del Consiglio di Amministrazione Capone, difesa dall’avvocato Emanuele Sasso.