Uccidono architetto nel corso di una rapina, chiesti due ergastoli
12 Giugno 2023 - 16:28
L’efferato omicidio nel corso di un tentativo di rapina nel 2021.
SANTA MARIA CAPUA VETERE/TORINO (Sebastiano Sarno) – Dopo una requisitoria di oltre 3 ore, la Procura (pm Marco Sanini e Valentina Sellaroli) ha chiesto l’ergastolo per Emirjon Margiini e Mergim Lazri. I due albanesi, all’epoca residenti a Santa Maria Capua Vetere, sono accusati dell’omicidio dell’architetto 49enne Roberto Mottura, ucciso nella notte tra l’8 e il 9 giugno 2021 nel corso di un tentativo di rapina nella sua casa di via del Campetto a Piossasco. Per i pm sono entrambi in egual modo responsabili e non meritano attenuanti, anche se il primo (detenuto a Cuneo) sarebbe quello che ha materialmente esploso il colpo fatale, partito da una pistola calibro 22 mai ritrovata. Chiesta la misura cautelare anche per Lazri, oggi a piede libero perché scarcerato dal Tribunale del riesame nel novembre 2021.
Secondo i pm che hanno fatto una ricostruzione sintetica ma molto stringente dell’intera indagine e del solido quadro probatorio emerso, non ci sono dubbi. I colpevoli sono loro. Dopo la discussione della parte civile, avv. Arianna Corcelli, per la moglie di Mottura, Laura Mai, e il figlio Tommaso, ora tocca alle difese del fratelli Hili (avv. Roberta Sisimbro e Mirco Consorte): sono accusati a vario titolo di favoreggiamento, detenzione di droga e armi. La Prima Corte d’Assise (presidente Alessandra Salvadori, a latere Roberto Ruscello) davanti a cui é in corso il processo, ha già fissato per luglio le discussioni delle difese di Margiini e Lazri.
L.S.