“Ufficio tecnico nelle mani dei Casalesi”. Il figlio di Sandokan lancia nuove accuse nei confronti dell’ex sindaco

7 Ottobre 2021 - 17:41

SAN FELICE A CANCELLO – Infiltrazione camorristica all’ufficio tecnico del comune di San Felice a Cancello “ostaggio” delle ditte vicine ai clan dei Casalesi. Lo riferisce in aula Nicola Schiavone nel corso del processo a carico dell’ex sindaco di San Felice a Cancello Pasquale De Lucia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.  In aula, Schiavone junior,  il figlio di Sandokan, ha parlato dei rapporti indiretti che aveva con De Lucia e delle ditte di Casapesenna, sotto il controllo di Michele Zagaria, che prendevano appalti al Comune della Valle di Suessola, anche per la collusione con l’ufficio tecnico. Con De Lucia sono imputati anche l’ex presidente di Terra di LavoroRita Nadia Di GiuntaClemente Biondillo di San Felice a Cancello, Alfonso Giuseppe Di Giunta  e Antonio Zagaria di Casapesenna, fratello del boss Michele.  I fatti risalgono al 2010. L’inchiesta riguarda gli appalti conferiti dal Comune di San Felice a Cancello alle ditte del clan dei Casalesi: l’accusa è di corruzione aggravata dalla finalità mafiosa.