Violenze in carcere. Spunta un nuovo striscione contro la Penitenziaria

6 Luglio 2021 - 09:41

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Si susseguono le manifestazioni d’odio contro la Polizia Penitenziaria dopo le notizie dei pestaggi dei detenuti avvenuti il 6 aprile 2020 nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Dopo quelli trovati a Roma e a Cagliari dei giorni scorsi, questa volta uno striscione denigratorio con la scritta “Polizia Penitenziaria = Mafia. Il carcere e’ tortura, Aboliamolo!” e’ stato esposto a Pozzuoli, in provincia di Napoli.

Nei giorni scorsi il provveditore reggente delle carceri della Campania Carmelo Cantone, attraverso una circolare, ha consigliato ai poliziotti della Penitenziaria di recarsi al lavoro indossando abiti civili e non la divisa, per evitare di farsi riconoscere in strada ed esporsi al rischio di ritorsioni.

Secondo quanto si e’ appreso, lo striscione contro la Polizia Penitenziaria comparso a Pozzuoli era stato in un primo momento affisso sulle impalcature allestite all’esterno dell’entrata principale del carcere femminile. Successivamente, la scritta e’ stata rimossa.

Cosi’ come accaduto in diverse localita’, per striscioni dai contenuti analoghi, l’episodio ha suscitato timori in agenti della Penitenziaria ai quali il provveditore reggente che ha sostituito Antonio Fullone, l’ex provveditore delle carceri della Campania destinatario di una misura cautelare nell’ambito dei pestaggi in carcere a Santa Maria Capua Vetere, ha consigliato di recarsi in servizio non indossando la divisa ma in abiti civili.