😂😂😂 CASERTA. Che sfiga per ISVEC. Con l’arrivo della commissione d’accesso ora Carlo Marino fa anche le multe. BATOSTA DA 300 MILA EURO

13 Settembre 2024 - 18:15

Ai tempi di Ecocar o Consorzio Ecocar, pensate un po’ che non si è mai capito chi fosse il reale titolare di quell’affidamento multimilionario, che si sarebbe dovuto fare? Non so fece niente nei confronti della società in cui Peppe Zampella, alla storia come Peppe la Porchetta, faceva da padrone

CASERTA – Lo stiamo dicendo da diverse settimane. Dal momento in cui il ministro Piantedosi ha attivato la commissione d’accesso, atto propedeutico ad un possibile scioglimento per infiltrazione mafiosa del comune di Caserta, come si dice in maniera gergale, a Carlo

Marino è venuto un po’ di pepe al culo.

Post continui su Facebook, un albo pretorio del comune capoluogo con atti che mai o quasi avevano abitato il portale della trasparenza, spesso e volentieri non rispettata in base ai canoni dell’omonimo decreto, il numero 33 del 2013.

Per noi di CasertaCe questa è stata la prova finale che prima, invece, a palazzo Castropignano il duopolio Marino-Franco Biondi ha sempre gestito le cose in altro modo, senza interessarsi minimamente a quella noia delle pubblicazioni di atti, a rispettare le norme sulla trasparenza. E non solo quelle, forse, visto che entrambi sono sotto processo, imputati per reati compiuti mentre compivano le loro funzioni, sindaco e dirigente supremo.

A non andarci bene in questa storia è sicuramente la ISVEC, società della raccolta rifiuti al comune di Caserta che, in teoria, avrebbe terminato il suo compito in città, visto che il contratto è scaduto, ma visto il casino della gara d’appalto (LEGGI QUI QUESTA STRANA STORIA), tutto è fermo al Tar Campania, dopo il ricorso della società di Ivano Balestriere.

Partiamo dal 18 aprile 2024. L’allora dirigente del settore Ambiente, Giovanni Natale, manda alla Isvec un documento redatto dal geometra comunale Giuseppe Porfidia riguardante presunti inadempimenti nello svolgimento del servizio da parte di Isvec. Ora, dobbiamo dire che non riteniamo impossibile che queste problematiche siano emerse, visto che la società dei rifiuti con sede ad Ischia è stata subissata di critiche e doglianze sia dai cittadini, sia da chi ci opera.

Una settimana dopo, il buon avvocato Renato Labriola, delegato da Isvec a rispondere, manda al comune una risposta che punta a difendere il buon nome della società di Balestriere.

La cosa, poi, si è un po’ arenata. Si sa, il comune di Caserta vive di tempi lunghi. Ma potrebbe aver influito anche la circostanza che Giovanni Natale e Giuseppe Porfidia sono stati arrestati all’alba del 13 giugno del 2024.

Tornati in libertà pochi giorni dopo, a seguito di una decisione del tribunale del Riesame, non sappiamo se Porfidia è rimasto al settore Rifiuti, sappiamo che, però, ora non è più nelle mani di Natale, ma del segretario comunale e dirigente Salvatore Massi.

Ed è proprio Massi che, rispettando i tempi lunghi di cui sopra, il 6 settembre si accorge che da quel 18 aprile il comune non ha più mosso un dito. Ha segnalato le inadempienze, ha letto la missiva di Labriola, poi, fine.

Ma si sa, da quando i commissari del ministero sono in città, il comune di Caserta pare essere diventato un’altra cosa, ovvero si prova a seguire le norme. Con questo non diciamo che la penalità per Isvec sia giusta, ci manca il punto di vista della controparte, ma almeno un dannato procedimento sembra essere terminato.

Terminato, come detto, male per Isvec. Perché il dirigente Massi ha firmato l’applicazione delle sanzioni: 290 mila euro che saranno decurtati dal prossimo bonifico alla Isvec.

I motivi sono tre: mancato raggiungimento degli obiettivi della percentuale di raccolta differenziata, così
come prevista nell’articolo 11 del capitolato speciale di appalto; la mancata forniture al cantiere di 30
motocarri da dotare alle 30 squadre addette allo spazzamento, come previsto dall’art.55 del contratto di servizio; e per mancato svolgimento del servizio di lavaggio e disinfezione strade piazze, marciapiedi, come previsto dall’art.56 del CSA.

Finita qui? Crediamo proprio che la risposta sia no, con l’avvocato di Balestriere già pronto a fare ricorso.

Ma un’altra domanda ce la siamo posta ed è all’inizio dell’articolo: ma ed Ecocar (o Consorzio Ecocar, non sapremo mai) cosa avrebbero dovuto fare. Isvec e misterporsche Balestriere si è trovato al posto sbagliato e nel momento sbagliato.