38 milioni di euro di fatture false, 142 imprese coinvolte. Torna a Casal di Principe uno dei due capi del giro
9 Novembre 2025 - 12:46
Dopo la chiusura indagini di settembre e alla vigilia delle richieste di rinvio a g diiudizio, è stata accolta l’istanza dell’avvocato difensore Nando Letizia. Ecco come funzionava il sistema e come tornavano indietro le somme sotto forma di denaro contante. IN CALCE ALL’ARTICOLO L’ELENCO DEI 29 INDAGATI COLPITI DA MISURE CAUTELARI
CASAL DI PRINCIPE (g.g.) – Il suo nome era in cima, insieme a quello del 45enne Cipriano Barbato, all’elenco dei 29 indagati per i quali la procura della Repubblica di Bologna aveva chiesto e ottenuto, da uno dei gip del tribunale del capoluogo felsineo, l’emissione di misure cautelari variamente connotate, per i reati di riciclaggio e di antiriciclaggio.
Giovedì scorso il 41enne Franco Cristiano è stato liberato dagli arresti domiciliari e la misura è stata trasformata, ciò in accoglimento della richiesta formulata dal suo avvocato difensore Nando Letizia, in obbligo di dimora nel Comune di Casal di Principe, dove Franco Cristiano risiede.
Questo avviene a 6 mesi dal suo arresto, avvenuto all’alba dello scorso 6 maggio. Come si diceva, Cristiano è considerato dalla procura emiliana, insieme al già citato 45enne Cipriano Barbato, che a differenza di Franco Cristiano è finito in. carcere, l’ideatore e il vertice di un’organizzazione che, attraverso l’utiluzzo di sette società cartiere, intestate a prestanomi, ha emesso centinaia e centinaia di fatture per opere edilizie, in realtà mai realizzare.
Destinatarie delle fatture ben 135 imprese, molte delle quali emiliane, che, in questo modo, hanno abbattuto il loro reddito, caricando in bilancio costi mai affrontati, con conseguenti, cospicui risparmi in termini di Ires e, naturalmente, di Iva.
I bonifici venivano spediti nei conti correnti delle società cartiere. Successivamente, Barbato e Cristiano provvedevano alla raccolta dei contanti attraverso i cosiddetti spicciolatori, che eseguivano i prelievi e facevano rientrare le banconote in Emilia con rischiosi viaggi in auto . L’organizzazione tratteneva somme variabili fra 13 e il 17 per cento delle fatture.
L’indagine ha preso le mosse proprio dalla segnalazione di un ufficio postale su un anomalo,, frettoloso prelievo di danaro da un proprio conto corrente.
Sempre secondo la procura di Bologna, il tutto si era concretizzato in un giro d’affari di circa 38 milioni di euro.
ECCO ‘L’ELENCO DEI 29 INDAGATI COLPITI DA MISURE CAUTECAUTELARI
Carcere per Cipriano Barbato; ai domiciliari è finito Franco Cristiano. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, invece, per Giovanni Serao, Salvatore Folmi, Bartolomeo Diana, Luigi Russo, Angelo Vitale, Ernesto Del Villano, Giuseppe D’Angelo, Giuseppe Piccolo, Patrizia Frasca e Antonio Pannullo. Divieto temporaneo di esercitare l’attività di imprenditore per dodici mesi, infine, per Giovanni Battista Lapolla, Regina Claudia Dos Santos, Lucio, Domenico e Noè Cacciapuoti, Alberto Giardullo, Giovanni Esposito, Aurelio Esposito, Giovanni Fabozzi, Carmine Del Mastro,Irfan Liaqat, Mohamed Sabir, Afrim Daka, Hassan Raza, Andrea Licata, Pasquale Maodio e
Marco
