In calce all’articolo uno stralcio della recente ordinanza
12 Aprile 2018 - 00:00
MADDALONI (g.g.) – Che la figura di Antonio Mastropietro abbia assunto, nel corso del tempo, un rilievo sempre maggiore, è fuori di dubbio. Il collaboratore di giustizia Michele Lombardi, su cui fondamentalmente si basa l’ultima ordinanza sulla droga a Maddaloni, lo conferma pienamente. Anzi, dice di più. Dice che la “carriera” di Mastropietro è iniziata già nel 2004 quando il boss Antonio Farina detto o biondo fu scarcerata e affidò proprio a Mastropietro compiti importanti nell’ambito dello spaccio con la benedizione di Angelo Amoroso detto “Mimmuccio o pazzariello”.
Ma il sodalizio tra Farina e Mastropietro – racconta ancora Lombardi – non durò a lungo, perché il primo, oltre a venderla, la cocaina se la faceva pure e in quantità non certo modeste.
Quella fase terminò ma negli ultimi anni Mastropietro riconquista un ruolo perché lui è capace di vendere cocaina in quantità tali che nessun altro si è dimostrato in grado di eguagliare. In un minuto partivano 20 grammi e si incassavano 1000 euro. Naturalmente quella era un’operazione a cui ne seguivano molte altre.