“6 clan alleati per escludere i CASALESI”

13 Aprile 2019 - 17:45

MARCIANISE – Avevano deciso di costituire un gruppo di 6 clan affiliati per il controllo del territorio. E’ quanto emerge dall’ordinanza che ha portato all’arresto di 30 persone del clan Piccolo-Letizia. E il particolare è raccontato dai collaboratori di giustizia.

Giuseppe Pettrone, ad esempio, ex affiliato dei Piccolo di Marcianise spiega: “I Perreca avevano subito la perdita di un affiliato, Pietro Giordano, ammazzato nel 2003 dai Belforte. Anche noi del clan Piccolo avevamo subito una perdita ad opera dei Belforte, che avevano ammazzato Nicola Falco“.

Dunque fu convocato un summit di camorra con i Perreca: “Fu Gaetano Petruolo ad organizzarlo: decidemmo di prendere accordi per organizzare una vendetta comune nei confronti dei Belforte. Si decise di far nascere un nuovo gruppo formato dai Piccolo-Quaqquarone, Perreca, Ligato (alla riunione c’era Pietro Ligato ndr), e gli ex affiliati al clan Massaro come Antonio Papa. In quella sede erano presenti anche i fratelli Tardi, attualmente collaboratori di giustizia“.

Infine, si decise di allargare il gruppo grazie ad “un accordo tra i predetti con i Birra di Ercolano e con i Fragnoli di Mondragone (parlo in particolare di Giuseppe Frangnoli) per controllare il territorio di Caserta ed escludere i casalesi“.