Il papà, che potete “ammirare” nella sua foto di copertina facebook, credendosi Indiana Jones, aveva portato moglie e figlia in un posto pericoloso

4 Aprile 2018 - 00:00

 

SAN PRISCO – Qualcosa di più approfondito bisogna scriverlo sull’episodio che ha coinvolto ieri Salvatore Buonpane, l’uomo che ha
portato la sua famiglia, cioè sua moglie e sua figlia con sè in un’eccentrica esplorazione-escursione fino allo strapiombo che affaccia
sulla cava di San Prisco che tra le altre cose non ricordiamo bene, ma potrebbe essere anche sequestrate.

Naturalmente, l’autostima che regge in questo periodo l’esistenza di Buonpane, che si riassume tutta nella foto di copertina del suo
profiloo facebook e che qui riportiamo, l’avrà portato a pensare di poter tranquillamente padroneggiare la situazione pericolosa di
quelle pareti impervie.

E invece no. Stavolta, niente selfie col costumino attillato godendo dell’orgoglio delle virtù virili una volta recondite, oggi ben
spiattellate nella rete onnivora. Ma un allarme vero che lo ha costretto a chiamare i soccorsi. Però nonostante questo, ha avuto
comunque il tempo di mandare in diretta tutte le operazioni di salvataggio che hanno visto impegnati i vigili del fuoco e ben due
elicotteri, uno dei quali, quello della polizia, non è riuscito ad avvicinarsi. Al riguardo sarebbe opportuno che il muscolato dall’alluce al collo, risarcisse qualche soldo allo stato dato che la sua negligenza è costata un bel botto tra vigili del fuoco e
soprattutto elicotteri da mobilitare e mobilizzare.

Al di la del commento, veramente questa storia poteva finire male, se non fossero intervenuti tempestivamente i già citati vigili del
fuoco e gli ugualmente citati due elicotteri dei soccorsi per tirarli fuori dal dirupo in cui erano scivolati dopo la scalata.

Ha dovuto lavorare molto l’elicottero del soccorso alpino, giunto dalla provincia di Roma, per portare in salvo, insieme ai vigili del
fuoco di Caserta e agli uomini della polizia di stato, la piccola Asia di dieci anni, la mamma Giovanna ed il capofamiglia Salvatore
Buonpane, 46enne di San Prisco, che fosse dipeso da noi lo avremmo lasciato lì per almeno una decina di giorni a riflettere sulal
relazione sempre complessa tra il bicipite e il cervello.