9 ARRESTI. Auto rubate nei parcheggi del centro commerciale. Il campo rom e la morte del poliziotto

27 Marzo 2024 - 12:02

CASERTA – Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza di applicazione di misure cautelari emesse dal GIP di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli. I 9 soggetti arrestati, residenti nel campo rom di Ponte Riccio, a Giugliano, sono gravemente indiziati di appartenere ad un’associazione finalizzata al compimento di furti aggravati e di ricettazioni. Si tratta di un’organizzazione dedita ai furti ai danni delle auto in sosta presso centri commerciali e stazioni di servizio nelle province di Napoli e Caserta.

Un epilogo, che nello specifico riguarda nove misure di custodia cautelare in carcere ed una dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, al quale si è arrivati a seguito delle indagini scaturite dall’arresto, il 27 aprile 2020, di quattro soggetti di etnia rom ritenuti responsabili della morte dell’Agente Scelto della Polizia di Stato Pasquale Apicella.

Morì, infatti, a seguito del violento impatto con un’autovettura di provenienza illecita condotta dagli stessi rom che erano in fuga.

A seguito dello sviluppo delle indagini, effettuate dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Compartimento della Polizia Stradale per la Campania e la Basilicata, relative a tale omicidio, si è ricostruita l’esistenza e l’operatività di un sodalizio criminoso, composto prevalentemente da soggetti di etnia rom residenti nel campo nomadi “Ponte Riccio” di Giugliano.

Dalle indagini è emersa una rigida ripartizione dei ruoli tra i membri dell’organizzazione: nello specifico, oltre a coloro che compivano materialmente i furti, vi erano altri sodali incaricati di effettuare i sopralluoghi nelle zone individuate, altri dediti al reperimento dei veicoli da utilizzare in occasione delle azioni criminose, nonché al potenziamento dei relativi motori e altri ancora che si occupavano delle attività di ricettazione successive.

Il provvedimento eseguito è una misura precautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.