PIP LUSCIANO. IL PROCESSO AI FRATELLI CESARO. Parla il pentito: “Sì, conoscevo bene Aniello e Raffaele”

11 Giugno 2020 - 14:23

LUSCIANO (t.p.) – Si è tenuta oggi la prima udienza al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, riguardante l’inchiesta sul Pip di Lusciano, che vede coinvolti i fratelli di Luigi A Purpett Cesaro, imputati per concorso esterno e turbativa d’asta, Aniello e Raffaele, zii, dunque, del capogruppo di Forza Italia e consigliere regionale Armando Cesaro. Dopo gli arresti degli giorni scorsi, non una settimana da ricordare con gioia per la famiglia dallo spirito politico-imprenditoriale originaria di Sant’Antimo.
Oggi il giudice Donatiello, il collegio difensivo e il Pubblico ministero della Dda di Napoli, Raffaele, hanno ascoltato le parole del collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo sulla vicenda dei lavori da compiere nell’area periferica della città dell’agro Aversano. Nell’udienza di oggi, Vassallo ha ribadito che conosceva bene i fratelli Cesaro e che conosceva, per attività comuni nel settore dei rifiuti, Nicola Ferraro.
Il processo è stato aggiornato di due settimane proprio per continuare con le dichiarazioni di Vassallo, riguardanti le posizioni dei Cesaro oggi assenti. Infatti, oggi in aula non erano presenti sia Aniello Cesaro, sia Raffaele Cesaro, colpiti dalla recentissima ordinanza legata alle indagini sui rapporti tra questi e il clan Puca di Sant’Antimo. Tra gli indagati ci sono anche l’ex sindaco di Lusciano Isidoro Verolla, difeso dall’avvocato Mario Griffo, Nicola Ferraro, ex consigliere regionale ed ex patron di EcoCampania,
Raffaele Bidognetti  O’ Puffo
, figlio di primo letto del boss Francesco Cicciotto e Mezzanott Bidognetti.
Nel collegio difensivo fanno parte gli avvocati Paolo Caterino, Mario Griffo, Rocco Trombetti, Paolo Trofino e Vincenzo Maiello, che difendono i fratelli Cesaro