I pediatri: “L’App Immuni aiuterebbe a gestire meglio il FOCOLAIO MONDRAGONE”
27 Giugno 2020 - 10:50
MONDRAGONE – L’app Immuni “aiuterebbe a gestire meglio il focolaio di MONDRAGONE ma è scarsissimo il numero di cittadini che a Napoli hanno scelto di scaricare e usare l’applicazione“. Lo riferiscono i pediatri di famiglia della Fimp del capoluogo campano che si dicono “seriamente preoccupati“, per la situazione. “Persiste la convinzione che usare l’app – dice il vice presidente nazionale Fimp Antonio D’Avino – possa in qualche modo creare problemi di privacy, la verità è che se i cittadini la scaricassero potremmo avviarci alla ripresa di settembre con maggiore serenità e certamente più preparati“. L’appello dei pediatri è quello di usare tutti gli strumenti oggi disponibili per evitare di ritrovarci in autunno con una nuova ondata di contagi. Per questo l’altro strumento sul quale i pediatri di famiglia intendono puntare è la comunicazione, in modo particolare sull’importanza di fare per tempo la vaccinazione antinfluenzale.
“Molto presto saremo chiamati ad un super lavoro, del resto i pediatri di famiglia sono figure centrali nella gestione della salute non solo dei più piccoli, ma in questo caso di interi nuclei familiari“, sottolinea D’Avino. Il rischio è infatti che il coronavirus metta a repentaglio la salute di genitori e nonni, attraverso l’asintomaticità dei più piccoli e della prossimità sociale legata alla riapertura delle scuole. “Da ottobre – conclude D’Avino – spetterà a noi pediatri di libera scelta il compito di incrementare nella popolazione pediatrica in maniera significativa le coperture del vaccino antinfluenzale. Un compito che porteremo a termine senza sostituirci ai centri vaccinali ma, anzi, creando una forte sinergia nel rispetto delle diverse competenze. È fondamentale però che i genitori comprendano l’importanza di rispettare il calendario per tutte le vaccinazioni, al fine di preservare la salute dei piccoli e, tramite loro, anche dell’intero nucleo familiare”.