Il figlio di Di Puorto in aula per la sentenza sulla strage della discoteca

30 Luglio 2020 - 11:55

SAN CIPRIANO D’AVERSA – E’ iniziata ad Ancona verso le 10.40 quella che dovrebbe essere l’ultima udienza del processo di primo grado, davanti al gup Paola Moscaroli con rito abbreviato, nei confronti della cosiddetta ‘banda dello spray’ per la strage nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, avvenuta la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 mentre nel locale i ragazzi attendevano l’esibizione in dj set di Sfera Ebbasta. La sentenza e’ prevista in giornata. In aula i sei imputati, poco piu’ che ventenni, originari della Bassa Modenese, accusati di associazione a delinquere finalizzata a rapine e furti con strappo, anche a Corinaldo, utilizzando anche lo spray al peperoncino.

Gli spruzzi di sostanza urticante, per l’accusa, avrebbero generato il fuggi fuggi dalla discoteca quella sera culminato con il cedimento di una balaustra fuori dall’uscita di sicurezza n.3: morirono cinque adolescenti – Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Daniele Pongetti, Emma Fabini, Mattia Orlandi – e la 39enne Eleonora Girolimini. In aula stamattina anche diversi famigliari delle vittime tra i quali Paolo Curi, il marito della Eleonora, e la figlioletta, il padre e il fratello di Benedetta, la madre di Daniele, il padre di Mattia. Per gli imputati, che respingono le accuse associativa e di spruzzi si spray urticante nel locale, i pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai hanno chiesto pene tra i 16 e i 18 anni di carcere, considerando la riduzione di un terzo per il rito. Una settantina le parti civili in giudizio.

Davanti al Gup Paola Moscaroli, anche Ugo Di Puorto, di San Cipriano d’Aversa, figlio di Sigismondo.