ULTIM’ORA ORE 13.30. In 19 (TUTTI I NOMI) tra politici e professionisti rinviati a giudizio per la tangentopoli trentolese. C’è anche il dirigente Mauro Felaco

13 Novembre 2020 - 13:37

TRENTOLA DUCENTA – E’ stata un’indagine solida che ha retto, come poche, al vaglio del tribunale del Riesame. Dunque, non era stato difficile prevedere un rinvio a giudizio collettivo di tutti gli imputati della cosiddetta tangentopoli trentolese, fondata su una serie di episodi di presunto malaffare che hanno coinvolto come vittime degli imprenditori, letteralmente bloccati, paralizzati nella realizzazione di lavori solo perchè non allineati alla nuova amministrazione.

E così, pochi minuti fa, la gup Vera Iaselli del tribunale di Napoli nord ha rinviato a giudizio tutti gli imputati, a partire dall’ex sindaco Andrea Sagliocco e dall’avvocato faccendiere Saverio Griffo. Gli altri spediti a processo sono Giovanni Addario, 38 anni di San Prisco; Elena Bassolino, 52 anni di Sant’Anastasia; Aurelio Costanzo, 37 anni di Trentola Ducenta; Salvatore De Marco, 54 anni di San Marcellino; Mena Esposito, 53 anni di Trentola Ducenta; Agostino Fabozzi, 62 anni di Trentola Ducenta; Alfredo Fabozzi, 47 anni di Aversa; Antonella Fabozzi, 45 anni di Aversa; Saverio Fabozzi, 68 anni di Trentola Ducenta; Luigi Letizia, 57 anni di Casal di Principe; Luigi Lorvenni, 52 anni di San Marcellino; Giuseppe Melucci, 54 anni di Trentola Ducenta; Raffaele Ranucci, 58 anni di Trentola Ducenta; Tammaro Volpe, 45 anni di Parete; Nicola Zagaria, 34 anni di Trentola Ducenta.

Nei giorni scorsi avevamo scritto dell’intenzione del dirigente dell’ufficio tecnico Mauro Felaco

di chiedere il rito abbreviato. Ci ha ripensato e anche lui stamattina è stato rinviato a giudizio nel rito ordinario che si celebrerà sempre al tribunale di Aversa-Napoli nord.

Unico rito abbreviato per il ras della camorra di Cesa Salvatore Mazzara, figlio di Mazzara il meccanico, ucciso un pò di anni fa e che era stato anche un uomo di riferimento a tempi della camorra trentolese, comandata da Dario De Simone. Per lui, la gip Iaselli ha già emesso un verdetto di assoluzione, sulla scorta di una decisione del Riesame che per lui aveva revocato l’ordinanza di custodia cautelare per mancanza di gravi indizi di colpevolezza.