MARCIANISE. Nei super uffici di Angela Letizia in arrivo anche il parquet. Una sede degna di una regina. Di una regina di cuori. Ma la sovrintendenza…

12 Dicembre 2020 - 18:24

MARCIANISE – Non ci faremo risucchiare dalla tentazione, simulata da tanti in questi ultimi giorni, di affrontare dall’angolo visuale  del pettegolezzo e dell’illazione  l’argomento della sontuosa sede che la neo-presidente del consiglio comunale di Marcianise, Angela Letizia, sta approntando con grande dispiego di mezzi, ma soprattutto realizzando interventi di trasformazione su un’ala del palazzo comunale, essendo questo l’unico modo per aumentare esponenzialmente i metri quadrati e i servizi a disposizione, degni, come abbiamo già scritto, di quelli su cui può contare un presidente della camera dei deputati o un presidente del senato.

Come è successo per il nostro primo articolo, pubblicato qualche giorno fa ( CLICCA QUI PER LEGGERLO), cercheremo di rimanere ben ancorati ai fatti, fermo restando  che il caso meriterà , magari in un secondo momento,  di passare al vaglio di una riflessione relativa alle modalità attraverso cui la politica si manifesta ai cittadini in un tempo in cui la pesantissima crisi economica sta mandando in rovina la vita di tanti. Perchè non sarà peccato, anzi sarà auspicabile promuovere un ragionamento tra questa condizione economica generale e certi atteggiamenti assunti da chi, raggiunto, un obiettivo politico, la prima cosa che pensa è quella di rappresentarsi nell’agio e nel lusso, quasi che questo tipo di espressione costituisse il vero segnale della propria affermazione sociale.

Su quest’argomento magari ci intratterremo quando, nelle stanze di rappresentanza della presidente Letizia, sarà stato impiantato, così come viene dato per scontato negli uffici comunali, un elegante parquet. Vedremo anche quanto sarà venuta a costare questa operazione, fermo restando che stiamo dando per buona la notizia che i lavori sono effettuati da un’impresa già legata contrattualmente al comune per la manutenzione del patrimonio immobiliare.

Oggi, come vi avevamo promesso, facciamo un passettino avanti sull’argomento che, allo stato delle cose, ci preme di più. Domanda: Questi lavori si potevano fare così come sono stati fatti, assecondando semplicemente un atto di volontà del sindaco Antonello Velardi oppure, tenendo conto che fino a prova contraria quel palazzo non appartiene alla proprietà privata del citato Velardi e di Angela Letizia o  bisognava dar conto al consiglio comunale, dato che il palazzo municipale è sicuramente sottoposto al vincolo di conservazione che il governo nazionale, attraverso la sovrintendenza di Caserta, ha imposto nel rispetto del Decreto Legislativo 42/04 del Codice dei beni culturali e del paesaggio?

Rispetto al precedente articolo, come avete potuto già constatare e come avevamo promesso ai nostri tanti lettori, soprattutto a quelli di Marcianise, siamo in grado di trasformare il dubbio in certezza: l’articolo 12 del Decreto Legislativo appena citato che che si occupa della”Verifica dell’interesse Culturale”, sancisce al comma 1 la seguente norma: “le cose indicate all’articolo 10 comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre 70 anni, sono sottoposte alle disposizioni della presente Parte fino a quando non sia stata effettuata la verifica di cui al comma 2″. Questa è la cornice che ognuno potrà andare a controllare rendendosi conto che il citato articolo 10 comma 1 permette di ricomprendere pacificamente un immobile, un palazzo, come quello che ospita il comune di Marcianise, nel novero delle cose normate da questa legge delega.

Dall’articolo 12, con richiamo all’articolo 10, passiamo ora all’articolo 21 sempre del medesimo decreto che in pratica stabilisce quali siano gli interventi soggetti ad autorizzazione della sovrintendenza.

Al quarto comma è così scritto: “fuori dai casi di cui ai commi precedenti, tra i quali non c’è quello riguardante anche il palazzo comunale di Marcianise, l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere è subordinata ad autorizzazione del soprintendente. Il mutamento di destinazione d’uso dei beni medesimi è comunicato al soprintendente per le finalità di cui all’articolo 20 comma 1.

Leggendo solo questo “pezzo” giornalistico, qualcuno potrebbe anche  pensare di doversi fidare almeno giusto un poco di CasertaC’è per quanto riguarda i richiami interni che rimandano da una parte ad un altra parte del decreto.

E’ che a noi piace spiegare le cose un po alla volta e, per giunta, trattandosi di una vicenda riguardante una personalità di spicco delle istituzioni locali, qual è senz’altro la presidente del consiglio comunale di Marcianise, Angela Letizia, riteniamo che la terza puntata sia assolutamente doverosa. Ci servirà per entrare ancora più profondamente nel corpo del Decreto Legislativo 42/04, in modo da sgombrare definitivamente il campo da ogni dubbio riguardante la regolarità delle opere in via di compimento  finalizzate a garantire alla presidente Letizia  una sede di lavoro e di rappresentanza degna di una  regina.

Di una regina di cuori.