S.MARIA C.V. Odg del consiglio, zero trasparenza. Così scopriamo che è Michele Zito ad aver chiesto a Nicola Leone un “lavoretto”….
27 Maggio 2018 - 18:05
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Uno dei problemi che incontra un giornale che vuole raccontare seriamente le cose della città del foro non limitandosi al velinaggio di regime o alle tricheballacche, è costituita dalla quasi assoluta impalpabilità di chi, in consiglio comunale, svolge (si fa per dire) la funzione dell’opposizione democratica.
Ultimamente, si era verificato un fatto nuovo che ci ha permesso di aprire un importante dibattito su quello che l’imprenditore Gravante vuol fare in zona Sant’Andrea, una casa di riposo o roba del genere.
E’ successo che il pd improvvisamente, s’è messo a fare opposizione, connotandola con quei caratteri di determinazione e di vivacità che dovrebbero essere patrimonio comune in una democrazia di chi svolge il compito importantissimo di rappresentare la minoranza del popolo sovrano.
Da qualche giorno, usando un proverbio dialettale, riteniamo di origine napoletana, “s’è addormentata la creatura“. E purtroppo noi di CasertaCe siamo stati costretti a fare gli straordinari, a svolgere un’azione di supplenza. Leggendo, infatti, l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale del 30 maggio, ci accorgiamo che oltre all’approvazione, ormai ineludibile, del conto consuntivo, c’è anche un secondo punto. In apparenza sembr auna sciocchezzuola. Ma non è mai una schiocchezzuola quando in consiglio comunale arriva una modifica di qualche cosa che è già costruito.
Perchè se arriva in consiglio comunale, vuol dire che siamo di frotne ad una variante del piano regolatore o ad un atto a questa assimilabile.
Si legge testualmente al punto 2: “Innalzamento dell’altezza utile del capannone – variante non sostanziale al permesso di cotruire numero 24 del 21/7/2017, finalizzato al completamento dei lavori di cui al permesso a costruire numero 200 del 19 dicembre 2011 – relatore assessore Leone.”
Intanto con buona pace della trasparenza non è indicato il nome del proprietario di questo capannone. Noi ci siamo dovuti mettere alla ricerca del permesso di costruire del 2011 e abbiamo capito che si tratta di un nome noto, cioè del nome di Michele Zito, patron della MZ, azienda di carpenteria che, nel 2011, in connessione a questo permesso, partecipò alle famose conferenze dei servizi a cui CasertaCe dedicò una cinquantina di articoli.
A noi non risulta che lavori autorizzati da quella conferenza dei servizi siano stati fatti o siano stati fatti nei tempi previsti visto che dopo 3 anni i titoli acquisiti in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, scadono. Però, probabilmente non abbiamo capito un cazzo perchè nel punto 2 si dice che questa autorizzazione all’innalzamento dell’altezza del capannone andrà a completare i lavori proprio relativi al permesso di costruire numero 200 del 19.12.2011. Insomma, quelli legati alal conferenza dei servizi.
Nel deserto totale della politica a Santa Maria Capua Vetere, si annidano, come si può ben vedere, storie complesse e discutibili che riportano agli interessi individuali di questo o di quell’altro imprenditore. L’opposizione, come detto prima dorme. Toccherà a noi ascoltare la relazione dell’assessore Nicola Leone, la quale, a questo punto, diventa un passaggio molto, ma molto interessante.