Uccise il padre con due colpi di pistola. Imprenditore condannato a 23 anni di carcere
12 Giugno 2021 - 11:27
L’anziano morì dopo alcuni giorni all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano
REGIONALE/CASERTA – Il 16 novembre 2019 l’imprenditore Gaetano Criscuolo al culmine dell’ennesima lite sparò al padre Giuseppe, 75enne, con due colpi di pistola. L’anziano morì dopo dieci giorni di ricovero all’ospedale di Caserta. La Corte d’Assise di Napoli ha condannato l’uomo, oggi 49enne, a 23 anni di carcere. Il nome del figlio entrò nell’indagine grazie al padre stesso. Arrivato all’ospedale di Sarno, nei primissimi minuti, con una ferita alla testa e una all’addome, nonostante le condizioni critiche indicò chi gli aveva sparato.
Il fatto avvenne nella casa di Boscoreale, in provincia di Napoli, dove l’anziano viveva. Una vicenda che momentaneamente è chiusa con la verità giudiziaria ma che si riaprirà quando i legali di Criscuolo presenteranno il ricorso alla Corte d’Appello.
Quando Criscuolo padre, giunto all’ospedale di Sarno, fece con fatica il nome del figlio, furono i medici a chiamare i carabinieri. I militari della stazione di Torre Annunziata e di Boscoreale rintracciarono subito Gaetano e lo arrestarono per tentato omicidio.
Quando il 47enne quella sera andò a casa del padre, ci fu l’ennesima e accesa lite. In un momento d’ira il figlio prese la pistola sparando alla faccia e all’addome del congiunto. Il ferito da Sarno fu trasferito all’ospedale di Caserta dove morì dopo alcuni giorni di coma.