Truffa del finto nipote. Tentativo sventato dalla figlia della vittima

22 Luglio 2021 - 15:21

PARETE (Christian e Lidia de Angelis) Truffa del finto nipote, fortunatamente sventata dalla figlia della vittima. Da poco una donna anziana stava per essere l’ennesima vittima di balordi, che truffano le persone di una certa età per farsi consegnare soldi. Oggi un gruppo di persone hanno contattato una donna di Parete, spacciandosi per i nipoti, fortunatamente in casa era presente la figlia della donna che è intervenuta mandando in fumo il piano. La stessa ha anche avvisato gli altri concittadini mettendoli in guardia sulla truffa. Questo il post di Silvia C.Fate attenzione, ci sono delle persone che chiamano a casa, spacciandosi per presunti nipoti, è successo a noi poco fa….mia mamma me lo ha passato e subito ha attaccato, ho provato a risalire al numero chiamando il mio operatore di numero fisso, ma ovviamente non  c’è modo di risalire all’identità del chiamante….quindi state attenti perché quando chiamano e per chiedere soldi e si aggirano sicuro vicino casa della vittima designata.” Di regola, il truffatore o la truffatrice si spaccia per un parente (p. es. un nipote, un cugino, ecc.) in difficoltà finanziarie che ha urgentemente bisogno di essere aiutato dalla sua famiglia. Generalmente il trucco del falso nipote è messo in atto in base allo schema seguente. La vittima riceve una telefonata da un presunto parente. In quest’ambito, i truffatori sono molto abili nel carpire alla vittima stessa sia il nome che la situazione personale del presunto parente per poi inserire queste informazioni nella conversazione. Possono per esempio iniziare la telefonata dicendo: «Ciao indovina un po’ chi ti sta chiamando?». Sentendo questa frase, la vittima cerca di indovinare chi è il suo interlocutore e non appena il nome del parente e i suoi vincoli familiari sono stati chiariti grazie alla divulgazione di informazioni personali utili, come per esempio «Ah, sei Paolo, il nipote di mia sorella!», i truffatori possono iniziare a raccontare le loro storie inventate. Il presunto parente espone una storia complicata e spiega il motivo per cui in quel momento ha urgentemente bisogno di denaro. Lo scopo della storia è di impietosire la vittima nei confronti del presunto parente e di metterle premura. Il truffatore chiede poi un prestito alla vittima. Il modo di agire di truffatori e truffatrici è particolarmente raffinato poiché dapprima tentano di scoprire quanto denaro la vittima potrebbe mettere a disposizione. In seguito, il truffatore racconta una seconda storia complicata, spiegando alla vittima perché non può venire a ritirare personalmente il denaro e che al suo posto verrà da lei una presunta amica, un suo collaboratore o una persona di questo genere, oppure le dice addirittura che questa persona l’accompagnerà in banca. Alla fine il truffatore riesce ad esercitare una forma di pressione sulla vittima tale da sollecitarla a consegnare subito il denaro. Dal momento in cui la vittima è ormai pervasa da un senso di paura o per lo meno di preoccupazione per il benessere del presunto nipote, il truffatore esercita ulteriore pressione sulla vittima, dando all’intera situazione una dimensione di urgenza. Questo serve ad impedire alla vittima di parlare della situazione con qualcuno, di farsi consigliare oppure di riflettere a quanto sta succedendo.