LA FOTO Siamo una squadra fortissimi: Carlo Marino a cena con Luserta, Massimino Vecchione, Paolo Marzo & co. “Solo noi valiamo 13mila voti”

24 Agosto 2021 - 17:55

Spigolando nella rete si trovano molte immagini divertenti e interessanti. Si notano anche le facce di Giovanni Sferragatta, socio dei Marzo e di Ubaldo Caprio

 

 

 

CASERTA (g.g.) Dalle panze sempre più prominenti si capisce che questa campagna elettorale si sta sviluppando, per quel che riguarda Carlo Marino e i suoi sostenitori, come una vera e propria maratona gastronomica.

Per carità, non scomodiamo il famoso film “La grande abbuffata”, perché tutti quelli che sono presenti nella foto in evidenza ci sono più o meno, umanamente, simpatici al di là delle valutazioni politiche fortemente critiche che sviluppiamo da anni, non certo a partire da questa campagna elettorale, nei confronti del sindaco Carlo Marino e prim’ancora dei suoi predecessori, Pio Del Gaudio e Nicodemo Petteruti.

La grande abbuffata, infatti, non fu un film a lieto fine perché il protagonista principale, interpretato da Ugo Tognazzi, si suicidò in pratica sfondandosi letteralmente con una mangiata colossale.

Il clima di questa fotografia era, invece, molto più disteso. Però, cenare fuori ogni sera, bene non fa. E, soprattutto, ai miei due amici Nicola Turco e Antonio Luserta va raccomandato di non bazzicare troppo tra Mc Donald e affini perché il cibo spazzatura, per noi over 50, è una sorta di contratto stipulato con l’ineluttabilità di certe malattie. Ci riferiamo ad una foto (un’altra rispetto a quella in evidenza) molto presente nei social 48 ore fa e che pubblichiamo sotto a questo articolo, in cui i miei due amici discorrono amabilmente davanti a patate fritte ed altre cosettine simili, tutte rigorosamente a colesterolo zero.

Ma oggi vogliamo evidenziare questa tavolata perché ha un significato politico. Si tratta di persone più o meno note e che, non solo voteranno e faranno votare Carlo Marino, ma si stanno esponendo come se avessero la certezza matematica della vittoria del loro candidato. Evidentemente, sanno il fatto loro, perché noi che politicamente ne capiamo molto meno di Luserta, di Massimo Russo, di Paolo Marzo,  pensiamo che se Marino non raggiunge il 50% al primo turno, non è affatto detto che si affermerà al ballottaggio che a nostro avviso, ma ripetiamo noi siamo molto meno competenti dei presenti a questo tavolo, lo vedrebbe sfavorito e in grande difficoltà non solo contro Zinzi così come ogni sondaggio indica, a partire da quello di Tecnè commissionato dallo stesso Marino, ma contro tutti.  Cioè contro Pio Del Gaudio, contro Romolo Vignola e, volete sapere una cosa, forse anche contro Raffaele Giovine.

Però, alla luce di ciò che tra il serio e il faceto, i commensali di questa cena hanno fatto uscire nei social, e cioè che loro messi insieme porteranno al mulino di Carlo Marino almeno 13mila voti, si ritiene tutti “congiunti” e non disgiunti, dobbiamo avvertire gli istituti di sondaggio perché, contrariamente a quanto loro prevedono, le elezioni sono già vinte. Sono vinte perché Marino è sostenuto ogni sera da Antonio Luserta, da Massimo Russo, da Massimino Vecchione che ultimamente ha avuto quello che ha avuto facendo permuta con il Comune di Caserta, che gli ha dato in pratica gratis il Belvedere per la sua rassegna “Un’estate da re” in cambio di sedie e suppellettili che Vecchione metterebbe o ha già messo a disposizione del Comune per gli eventi direttamente organizzati da questo.

Dunque, Massimo Russo, Antonio Luserta, Giovanni Sferragatta, Massimino Vecchione, con Nicola Turco che probabilmente essendo un editore televisivo può effettivamente dare una mano con una modalità che punti a muovere qualcosa anche nel voto di opinione, a differenza degli specialisti del voto di prossimità, conquistato porta a porta con l’abilità del do ut des dai suoi colleghi commensali.

Bella squadra, non c’è che dire.