CASAPESENNA S’È DESTA. Una cittadina ne canta quattro ad un impiegato del Comune e al sindaco. Disastro Sogert sui tributi comunali

1 Aprile 2022 - 16:19

Non neghiamo di essere rimasti piacevolmente sorpresi dall’iniziativa di questa persona. Un buon segno in un’area e in un Comune in cui certo non ha brillato, per decenni e decenni, né la libertà di pensieri né la cultura del confronto e del dibattito

 

 

CASAPESENNA – Speriamo che di qui a qualche anno, noi bambini di Casertace non ci sentiremo più di “fare oh” di fronte a documenti come questo che andiamo a pubblicare in calce alla premessa.

Perché se un cittadino che si sente maltrattato da un impiegato del Comune posta il racconto a Segrate, a San Giovanni Val D’Arno o a Ferentino, ma anche a Napoli, la cosa non fa specie. Ma se lo fa a Casapesenna a noi quell’esclamazione della canzone fortunata e sfortunata di Povia, ci viene, ed è più forte di noi, non la sappiamo reprimere.

Allo stesso tempo ci fa piacere averla ricevuta da questa nostra lettrice con tanto di screenshot del profilo su cui l’ha postata.

Ve la pubblichiamo integralmente.

Oggi sono uscita basita dal Comune di Casapesenna… mi ero recata all’Ufficio Tributi per chiedere alcuni chiarimenti e dopo aver aspettato il mio turno, saluto e entro nell’ufficio. L’impiegato Mario Piccolo appena accenno a parlare mi interrompe dicendo che il Comune non ne vuole sapere nulla e se c’è qualcosa che non va di rivolgersi al Giudice.
Con la cortesia che mi contraddistingue ho provato a riparlare, ma il “cortese” impiegato non mi lascia parlare e con aria saccente e boriosa allarga le braccia e mi dice di rivolgermi al Giudice.
Mi alzo e gli dico che non si risponde così ad un utente-cittadino e lui ripete impassibile lo stesso invito e io, lasciando la stanza, nuovamente gli dico che un Comune non deve permettersi di trattare così i cittadini perché la tutela legale costa e non tutti possono permettersela, con il plauso di alcune persone anche loro in attesa di essere ricevute dal “cordiale” dipendente che, non contento, rincara dicendomi di rivolgermi al Sindaco perché queste sono le disposizioni che ha avuto da lui.
Vorrei ricordare al “cortese” dipendente che nel suo lavoro deve operare con spirito di servizio, correttezza, cortesia e disponibilità. Con l’inaccettabile comportamento assunto non solo ha violato i doveri che il codice di condotta gli impone ma ha offeso gravemente la mia persona e la mia dignità sia come cittadino che come avvocato oltre a recare un grave danno all’immagine della PA che rappresenta.
Allora Sindaco, visto che è stato chiamato in causa dal solerte dipendente che ha affermato di aver ricevuto da Lei disposizioni in tal senso, ricordo anche a Lei che non può permettersi, sempre che quanto affermato dal dipendente corrisponda al vero, di invitare i dipendenti pubblici a trattare in questo modo i cittadini.
Sono davvero scioccata.

Fin qui il racconto della lettrice di Casapesenna. Non abbiamo insistito nel chiedere il nome dell’impiegato, ma naturalmente ci informeremo, anche allo scopo di comprendere se tutto il procedimento amministrativo che ha portato all’affidamento, previa gara d’appalto, alla Sogert, subissata dalle polemiche soprattutto ad Aversa, del servizio di riscossione dei tributi comunali, si sia verificata in maniera fluida e assolutamente trasparente.