“Pene d’amor perdute”. Francesco Russo protagonista al Gigi Proietti Globe Theatre
13 Giugno 2022 - 18:42
La commedia di Shakespeare ha aperto la stagione 2022 diretta dal premio Oscar Nicola Piovani, indimenticabile compositore della colonna sonora de “La vita è bella”
SANTA MARIA CAPUA VETERE Da Santa Maria C.V. a Roma il passo è breve per chi ha il talento di Francesco Russo. Sarà proprio lui (figlio dell’ex consigliere comunale Peppe Russo), infatti, il protagonista dello spettacolo di apertura della stagione 2022 del Teatro Gigi Proietti Globe Theatre Silvano Toti, la prima con la direzione artistica del teatro elisabettiano di Roma affidata al maestro Nicola Piovani, premio Oscar, indimenticabile compositore della colonna sonora de “La vita è bella”.
Lo spettacolo d’apertura di stagione è Pene d’amor perdute, in cartellone fino al 19 giugno. L’allestimento, con la regia di Danilo Capezzani è prodotto da Politeama s.r.l. e Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Pene d’amor perdute è una delle prime commedie di Shakespeare. Una di quelle prime opere in cui Shakespeare abbozza e modella l’ossatura di tanti personaggi, comici -in questo nostro caso- ma anche tragici, che si ritroveranno poi più avanti in tante altre opere successive. Pene d’amor perdute è una commedia divertente e leggera, alla quale troppo spesso -e credo ingiustamente- viene contestata una certa mancanza di spessore drammaturgico. In realtà, i meccanismi del comico in Shakespeare fanno sempre i conti con una chiara e precisa profondità di intenzioni, e come in questo caso: di sentimento. Pene d’amor perdute è e rimane una commedia sull’amore, e sulla riuscita -o forse mancata?- conquista dei sentimenti. Ma è anche una commedia sull’attesa, di un sentimento. E su come nella vita accada sempre che la realtà (che non ci piace) sia difforme dall’immaginazione, della quale sempre si sogna la realizzazione. Dal lontano regno di Navarra dove Shakespeare colloca la vicenda, immagino Pene d’amor perdute come una fiaba musicale. Protagonista: un canoro gruppo di giovani ragazzi ricolmo di ambizioni e di desideri, e bisognoso di ideali. Proprio come in questo nostro tempo incerto. Una di quelle fiabe colorate, senza però necessariamente un tempo o uno spazio definiti. Da raccontare a qualcuno.