CASERTA. Incarico del Comune al geologo “amico” da quasi 20 mila euro. Stavolta tutto ok, ha il requisito: condannato di recente per turbativa d’asta
5 Agosto 2022 - 10:31

Anche se il verdetto lieve a suo carico è stato determinato da una totale e incondizionata valutazione sui fatti avvenuti qualche anno fa al comune di Vitulazio. Per cui, il professionista di Santa Maria Capua Vetere…
CASERTA – Che al comune di Caserta si viva con un certo disinteresse il concetto di opportunità morale nella scelta delle società e dei soggetti, dei professionisti da gratificare tramite incarichi, è cosa risaputa.
Andando in ordine sparso, ad esempio, possiamo ricordare l’affidamento da 40 mila euro alla società neonata di un ragazzo di 25 anni di Casapesenna, per il ripristino degli alberi del Capoluogo, oppure gli impegni di spesa a favore della cooperativa Per Voi, ritenuta una di quelle gestite per anni da Luigi Lagravanese, uomo di riferimento del clan dei Casalesi nel settore dei servizi sociali secondo la Dda, di cui abbiamo appena scritto poche ore fa.
Due casi in cui non si configura un illecito amministrativo, ma per i quali viene naturale pensare: “ma non c’era di meglio?“.
Ecco, qualcosa di simile si può esprimere relativamente anche all’ultimo incarico che il comune di Caserta ha consegnato in maniera diretta, tramite il metodo della richiesta di offerta attraverso il mercato Consip, al geologo di Santa Maria Capua Vetere, Giuseppe Russo.
Per questo affidamento, il comune spenderà circa 19 mila euro, tra il compenso a professionista e le tasse da pagare.
Ma perché parliamo di incarico discutibile? Perché nell’ottobre scorso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha condannato a 6 mesi per turbativa d’asta in concorso Giuseppe Russo, uno dei professionisti coinvolti nell’inchiesta su gare d’appalto truccate a Vitulazio.
Una condanna che risulta essere molto lieve rispetto alle accuse e a casi simili. Il motivo è che Russo aveva deciso di collaborare, ricevendo, per questo, uno sconto di pena.
Partendo dal presupposto che non si tratta di un affidamento illegittimo, essendo quella subita dal professionista sammaritano una condanna in primo grado e non definitiva, quest’ultimo il caso previsto tra i motivi di esclusione di un operatore economico, segnalato nell’articolo 80 del codice degli Appalti, non c’era davvero nessun altro che potesse accaparrarsi questo incarico da quasi ventimila euro oltre al geologo di Santa Maria Capua Vetere condannato meno di un anno fa per un reato, uno dei più odiosi, diffusi, endemici nella nostra provincia come quello di turbativa d’asta in concorso? Evidentemente no.
Chissà se il dirigente Giovanni Natale, in maniera autonoma, oppure con il beneplacito del cugino-sindaco Carlo Marino, ha visto nella collaborazione con la giustizia da parte di Russo un percorso di redenzione da premiare con questo incarico diretto.
Dall’altra parte, qualcuno sardonicamente, ironicamente immagina se ad esempio, un collega di Natale come Franco Biondi si potrà mai fidare del geologo che, proprio contrariamente a quanto l’omertà casertana prevede, ha “cantato” con gli investigatori.
Ma, a pensarci bene, l’incarico diretto taglia la testa al toro. Può darsi che effettivamente Biondi, Natale, Marino ci abbiano pensato alla fragilità emotiva del geologo Russo e dunque abbiano evitato di imbastire gare o garette, in modo da non avere come interlocutore il Russo che, reo confesso, ma soprattutto accusatore dell’allora sindaco, poi, deceduto, di Vitulazio, Romano, del dirigente Criscione, si guadagnò in questo modo una condanna molto lieve.
Insomma, Russo è come si suol dire, poroso quand’anche in grado, disponibile a contribuire, a truccare procedimenti amministrativi di affidamenti di servizi professionali. E allora, glielo diamo direttamente questo incarico, così togliamo problemi di mezzo.