CASERTA Tentò di uccidere i fratelli Rondinone, Raffaele Capone condannato a 10 anni e 7 mesi
7 Settembre 2022 - 16:39
Per i giudici il figlio del ras dei Belforte Giovanni Capone, già condannato per lo stesso reato a 8 anni e 6 mesi, sferrò le coltellate ai due congiunti che si erano rifugiati in un supermercato di via Ruggiero
CASERTA (g.v.) Raffaele Capone, figlio del ras del Belforte Giovanni Capone, è stato condannato a 10 anni e 7 mesi di reclusione, dalla Terza Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere presieduta dal giudice Francesco Rugarli per il tentato omicidio di Gennaro e Gianfranco Rondinone, 41enne accoltellato all’addome e al torace il 22 settembre del 2021.
Giovanni Capone, invece, già lo scorso luglio è stato condannato per gli stessi fatti a otto anni e 6 mesi di reclusione. Raffaele Capone è stato assistito dall’avvocato Antonio Leone. Per i carabinieri che indagarono, nella tarda serata del 22 settembre 2021 Gennaro e Gianfranco Rondinone, in sella ad uno scooter, si diressero presso l’abitazione di Giovanni Capone, che allora era ristretto ai domiciliari presso il Parco Rosalia di via Cappuccini, al fine di chiarire una discussione sorta qualche giorno prima tra Antonio Rondinone, padre dei due fratelli, e Raffaele Capone per questioni di noleggio di una vettura. Diverbio che si concluse con un pugno sferrato in pieno volto da Capone junior nei confronti di Rondinone senior. Un affronto terribile quello subito dal genitore che i due fratelli Rondinone decisero di ripagare recandosi proprio a casa del ras. Giunti al Parco Rosalia, Gennaro e Gianfranco Rondinone vennero raggiunti da piatti, bicchieri, stoviglie, e altro. I due si diedero alla fuga raggiungendo un supermercato di via Ruggiero; poco dopo le telecamere di sorveglianza dell’esercizio commerciale ripresero i due congiunti Capone giungere quasi in contemporanea e ne nacque il ferimento a sangue. Gianfranco venne colpito con un fendente ma riuscì a darsi alla fuga, Gennaro, invece, venne raggiunto da 4 coltellate alle spalle verso l’addome. Anche Giovanni Capone riportò una lesione provocata da un’arma da taglio all’inguine. I due feriti vennero ricoverati in ospedale. La famiglia Rondinone è stata assistita dall’avvocato Giuseppe