APERTURA DELL’ANNO SCOLASTICO: La prima insufficienza alla provveditrice Monica Matano. Caos nelle nomine dei docenti e tante cattedre ancora vuote
13 Settembre 2022 - 20:27

Gravi carenze nella manutenzione degli spazio esterni in molti istituti superiori: Amministrazione provinciale al palo tra erbacce alte e igienicamente pericolose. Gravi deficit anche sul fronte della miriade di perdite idriche a causa di una rete di erogazione che, è proprio il caso di dire, fa acqua da tutte le parti..
CASERTA – In coincidenza con l’apertura dell’anno scolastico, ci sono arrivate oggi in redazione numerose segnalazioni riguardanti ritardi sulle nomine dei docenti, con la conseguenza che diverse classi di vari istituti sono rimaste scoperte.
Oltre a ciò, sarebbero registrati anche clamorosi errori nella medesima fase di assegnazione dei docenti alle varie scuole.
Insomma, il provveditorato agli studi, che oggi si chiama Ufficio Scolastico Provinciale, si è fatto trovare impreparato e non è riuscito a garantire standard sufficienti all’inizio di un anno scolastico che dovrebbe rappresentare il primo dopo quelli dell’epoca in cui il Covid era ancora ancora un virus largamente sconosciuto e, per questo motivo, del tutto incontrollabile.
L’Amministrazione provinciale non ha voluto essere da meno. Con il presidente Giorgio Magliocca in tutt’altre faccende affaccendato, cioè con la testa occupata da tutte le operazioni, il più delle volte vergognose, realizzate ed in via di realizzazione con i concorsi banditi la scorsa primavera, ha lasciato tante scuole, ospitate in immobili di sua proprietà o di cui è inquilino in balia di loro stesse.
Ovviamente ci riferiamo agli immobili e alle pertinenze esterne degli immobili che ospitano gli Istituti Superiori dell’intera provincia di Caserta, in cui gli studenti, i docenti e il personale non docente sono stati accolti dall’erba alta, incolta, vero vivaio di zanzare e di parassiti che, però, è solo una tra le tante carenze registrate stamattina sotto il profilo della manutenzione.
Ogni giorno sentiamo parlare della necessità di risparmiare energia, di risparmiare il bene prezioso dell’acqua, ma a voler contare solamente le perdite idriche che si registrano in queste ore nelle scuole di Caserta si arriverebbe tranquillamente ad un numero a tre cifre.