Nominato un consulente nel processo a Ivanhoe Schiavone

14 Ottobre 2022 - 10:01

Si torna in aula a inizio novembre

CASAL DI PRINCIPE – Si è aperto il processo a carico di Ivanhoe Schiavone, figlio del capoclan dei Casalesi Francesco Sandokan, e di altre 11 persone, dinanzi al collegio presieduto dal giudice Pacchiarini del tribunale di Napoli Nord con l’ammissione dei mezzi di prova e la nomina di un consulente che dovrà trascrivere il materiale di interesse probatorio destinato ad entrare nel fascicolo dei giudici. Si torna in aula a inizio novembre. 

Tre i filoni d’indagine, con un unico filo conduttore.

Il primo riguarda le nuove leve del clan Schiavone e la ripresa delle attività estorsive tra le quali anche la richiesta di pizzo da 60mila euro posta in essere da Salvatore Orabona, oggi collaboratore di giustizia, ai danni di un imprenditore edile. 

L’altro filone d’indagine, invece, riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti, tra le province di Caserta (a Trentola Ducenta, San Marcellino e Parete) e Napoli, con i rifornimenti di droga – marijuana, cocaina ed hashish – che arrivavano dall’Albania.

Ed infine Schiavone jr è accusato di intestazione fittizia di beni.

Con Schiavone sono a processo Arcangelo D’Alessio, 42enne di Trentola Ducenta; Giosuè Palmiero, di 41 anni; Gaetano De Biase, detto Burzone, 55 anni di Aversa; Oreste

Diana, 31 anni di Trentola Ducenta, figlio del boss Peppe cuoll e pinto; Pietro Falcone, 42 anni di Trentola Ducenta; Alessandro Marino, 37 anni di Castel Volturno; Renata Marino, 31 anni di Bacoli; Salvatore Marino, 28 anni di Trentola Ducenta; Salvatore Orabona, collaboratore di giustizia di Trentola Ducenta; Romeo Pellegrino, 62 anni di San Marcellino; Antimo Scuotto, 46 anni di Aversa.