TUTTO L’ELENCO. I fratelli Balivo perdono il primo round. Il tribunale gli confisca beni per 12 MILIONI DI EURO, ma potranno disporre di 900 mila euro vinti al SuperEnalotto
21 Ottobre 2022 - 17:29
In 90 pagine le motivazioni della sentenza, pronunciata pochi mesi fa, dalla sezione Misure di prevenzione tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Massimo Urbano. Ora i due fratelli trentolesi potranno presentare ricorso in Appello e poi eventualmente in Cassazione
TRENTOLA-DUCENTA (g.g.) – I giudici della sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presidente Massimo Urbano, a latere Marinella Graziano e Francesco Balato, ha reso note le motivazione di una sentenza, emessa qualche mese fa, riguardante una confisca di beni immobili e mobili per un valore complessivo di 12 milioni di euro.
Rispetto al provvedimento di sequestro cautelare, finalizzato alla confisca, a suo tempo assunto dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda nel corpo della prima maxi inchiesta sui rapporti tra politici, burocrati del comune di Trentola Ducenta e camorristi ascrivibili al cartello di Michele Zagaria, che in quegli anni aveva assunto il controllo totale delle operazioni criminali sulla piazza trentolese, gli unici beni di cui il collegio delle misure di prevenzione non ha sancito la trasmissione dall’atto di sequestro a quello di confisca è la cospicua vincita da 900 mila euro dai due Balivo al superenalotto. Stiamo parlando dei due ormai storici indagati, imputati
Il collegio, invece, ha disposto la confisca degli appartamenti di Trentola, in via Romaniello, ovvero nei pressi centro Jambo1, ma anche altri edifici in via Atellana ad Aversa, la casa a Fiuggi, in provincia di Frosinone, degli edifici in via Paolo Borsellino a Caserta e dei terreni a Caserta. Poi, anche un terreno a Sessa Aurunca. Si tratta di proprietà intestate non solo ai due fratelli, ma anche ad alcuni parenti.
Va precisato che questi cespite rimarranno, per il momento, in uno status di beni sequestrati a scopo di confisca. Com’è noto, la confisca diventerà definitiva e inappellabile, come avvenuto nei giorni scorsi all’imprenditore Pasquale Piccirillo, solo in due casi: dopo una sentenza della corte di Cassazione oppure se, a seguito del verdetto della corte sammaritana, i due Balivo e i loro avvocati rinunciassero a presentare ricorso alla corte di Appello di Napoli, oppure se assumessero la stessa decisione non ora, ma all’indomani di un pronunciamento a loro sfavorevole da parte dei giudici di secondo grado, cioè l’Appello.