GUARDA IL VIDEO. CROLLA IL CIMITERO. Decine e decine di defunti inghiottiti dal torrente. Iniziato il recupero delle salme, ma esplode la polemica dei parenti
20 Gennaio 2023 - 15:53
A 24 ore da questo incredibile episodio, probabilmente senza precedenti, almeno per quanto riguarda ampiezza e gravità del crollo, cominciano ad alzarsi le vocie dei congiunti che invocano anche un immediato intervento da parte della magistratura
SANT’AGATA DE’ GOTI – È una vicenda realmente raccapricciante e senza precedenti per quella che è stata la gravità del crollo che ha fatto piombare nello sconforto centinaia e centinaia di famiglia di Sant’Agata de’ Goti, costrette ad assistere allo sperpetuo delle tombe dei loro cari, letteralmente crollate a causa del maltempo, ma soprattutto a causa dell’incuria e della disattenzione di chi dovrebbe stabilmente monitorare gli stati di agibilità di luoghi di grandissima delicatezza, in relazione a eventi atmosferici che ormai – lo sanno anche i poppanti – si sono modificati, acuendo le precipitazioni, quasi sempre temporalesche, che bruscamente interrompono lunghi periodi di siccità.
Oggi si contano i danni e si contempla con desolazione quelle bare, una ventina, e le circa 80 urne che, dopo aver essere collassate, sono piombate in un torrente prospiciente al cimitero.
In realtà, quel torrente è quasi sempre in secca, proprio a causa della citata siccità, ma in questa occasione le piogge abbondanti hanno riempito il suo corso e lo hanno trasformato in un distruttore, visto e considerato che la sua piena è stata determinante anche quale causa del crollo dell’ala cimiteriale.
In queste ore si comincia a cogliere la materiale indignazione delle famiglie che invocano, tramite i social, interventi urgenti della magistratura, in modo che vengano chiariti fatti e circostanze.
Il recupero delle salme finite nel vallone è iniziato stamattina.
A proposito di polemiche e a proposito di richiesta di intervento della magistratura, tra i parenti dei defunti oltraggiati da questo episodio, sono in molti a sostenere che l’Ufficio Tecnico e gli amministratori comunali di Sant’Agata fossero a conoscenza delle condizioni statiche del blocco crollato.
Lo sarebbero stati in quanto informati da diverse segnalazioni da parte dei cittadini. Anche l’opposizione dice la sua e sottolinea, documenti alla mano, di aver sollecitato in tempo non sospetti un intervento dell’amministrazione verso quello che si prefigurava come un pericolo incombente.