Pagavano i Casalesi per poter spacciare, appello bis per il “tesoro” dei pusher
3 Febbraio 2023 - 18:19
La Cassazione ha annullato la confisca dei beni, di un valore di 300mila euro, prevista dalla sentenza della Corte di Appello di Napoli.
CASTEL VOLTURNO La Corte di Cassazione ha annullato la confisca dei beni, di un valore di 300mila euro, prevista dalla sentenza della Corte di Appello di Napoli, ad Antonio Spinelli, la moglie Margherita Spada, la figlia Esterina Spinelli ed il marito di quest’ultima, Giorgio Piccirillo.
Gli atti, dunque, tornano a Napoli e a metà marzo inizierà l’appello bis. Il “tesoretto” dei pusher è composto da arredi, terreni , auto di lusso e denaro. La famiglia Spinelli era dedita allo spaccio di cocaina lungo il Litornale e, per poter spacciare, pagava settimanalmente il clan dei Casalesi, fazione Bidognetti. In seguito alle intercettazioni ed ai pedinamenti, oltre che alle dichiaraizoni dei pentiti Raffaele Venosa e Stanislao Cavaliere, la “famigliola” fu arrestata ed i loro beni congelati.