LA DOMENICA DI DON GALEONE: “Il cuore della nostra fede è la speranza che ogni peccato si può mutare in grazia, ogni morte in risurrezione, ogni colpa in una felice colpa”

9 Aprile 2023 - 10:07

9 aprile 2023 ✶ Domenica di Pasqua (A)

Pasqua è la morte della morte!

La risurrezione di Gesù è il fondamento della fede cristiana. Mentre tutta la realtà del mondo, cosmica ed umana, affonda pian piano nell’entropia della morte, solo la speranza cristiana, andando contro corrente, propone un traguardo positivo alla storia universale: la risurrezione dell’uomo e la vita eterna. In forza di questa speranza, la fede cristiana attende con fiducia, pur in mezzo alle contraddizioni della condizione umana, il compimento della storia universale, quando si realizzeranno “nuovi cieli e terra nuova”. Il centro di questo messaggio di speranza è costituito da Gesù, morto e risuscitato. Gli stessi Vangeli non sono altro che narrazioni della passione / risurrezione, con un’estesa introduzione. Anche oggi, il mistero pasquale di Gesù costituisce il centro dell’annuncio cristiano.

Con sobrietà, ma con realismo e senza enfasi alcuna, tutti e quattro gli evangelisti documentano la morte “reale” del Gesù sulla croce. La morte di Gesù ha segnato il fallimento della sua vita, ha segnato il disorientamento dei discepoli, che lo avevano seguito per tre anni, e che avevano riposto in Lui attese e promesse: “Noi speravamo che fosse Lui a liberare Israele” (Lc 24,21). Come si spiega allora la nascita della fede degli apostoli in Gesù, e quindi l’origine della Chiesa? Si tratta, in poche parole, dell’enigma storico della genesi del Cristianesimo. Quanta diversità rispetto alla tranquilla, graduale diffusione delle dottrine di Budda e Confucio, i sapienti cui arrise già in vita il successo; quanta diversità rispetto alla diffusione in gran parte violenta della dottrina del vittorioso Maometto. Ecco invece nascere, immediatamente dopo il fallimento disonorevole di Gesù, e quasi esplosivamente diffondersi, questo messaggio e questa comunità. Quale fu, dopo quel catastrofico epilogo, la scintilla che accese la miccia di uno straordinario sviluppo storico su scala mondiale?

La gioia cristiana: una tristezza superata!   Essere cristiano significa credere alla risurrezione di Gesù. Noi non siamo cristiani perché crediamo al peccato, ma perché crediamo alla remissione del peccato; non perché crediamo alla sofferenza, al male, alla morte … ma perché crediamo alla gioia, al bene, alla vita. Il cuore della nostra fede è la speranza che ogni peccato si può mutare in grazia, ogni morte in risurrezione, ogni colpa in una felice colpa. Non pochi cristiani sono più inclini ad affliggersi con il Cristo morto, a meditare la via della croce, che a rallegrarsi con Gesù risorto, a meditare la via della gioia!

A Quaresima finita, dovremmo fare a Dio il regalo più grande: quello di vederci felici, a motivo del suo Gesù. Se conosciamo solo la croce, allora la nostra religione non ha fatto Pasqua, non ha compiuto il passaggio dalla morte alla vita. Non restiamo ancorati al sepolcro, per fedeltà a Gesù! Il sepolcro è vuoto! E’ inutile cercare tra i morti il Vivente! La peggiore eresia cristiana è credere che la redenzione sia avvenuta grazie alla sofferenza. Unico strumento della redenzione è l’Amore! Passare dalla Via Crucis alla Via Lucis!

Non pochi hanno sostenuto che la religione è “oppio dei popoli”. In parte è vero, colpa anche di noi cristiani, ma non è assolutamente vero. Il cristianesimo non insegna la rassegnazione; è vero piuttosto il contrario: Mosè che libera gli ebrei schiavi in Egitto, i profeti che difendono gli oppressi, Gesù che parla contro i ricchi, Benedetto da Norcia che insegna a lavorare e a pregare, Francesco di Assisi che riporta la Chiesa alla povertà delle origini, don Bosco che lavora per dare un’educazione ai giovani abbandonati, madre Teresa che si piega con tenerezza sulle miserie degli ultimi, i tanti santi “sociali” impegnati nella storia … non sono certo figure di reazionari conservatori. Questo è riconosciuto dagli stessi maestri del marxismo, che risultano perciò “maestri non sospetti” del sospetto. Buona Vita e Buona Pasqua!