ORE 19. ESCLUSIVA. Delitto del 17enne. A sorpresa, c’è un altro indagato per concorso in omicidio. E’ un 19enne italiano ed è di CASAL DI PRINCIPE

5 Luglio 2023 - 19:10

Stamattina la svolta. Si aspettano altri riscontri investigativi.

VILLA LITERNO/CASAL DI PRINCIPE (r.s.) E’ in corso in queste ore l’autopsia sul corpo di Giuseppe Turco, il 17enne di Villa Literno ucciso con 8 coltellate giovedì scorso a Casal di Principe. In serata la salma sarà liberata ed i suoi funerali verranno celebrati domani, alle 15,30, nella chiesa di Maria Santissima Assunta, in piazza Marconi, a Villa Literno. Alle esequie parteciperanno non solo i familiari e gli amici del ragazzo, ma anche le istituzioni, così da far sentire la presenza di uno Stato che, in molte parti d’Italia, latita.

Ieri mattina il Comitato per l’ordine e la sicurezza, tenutosi in Prefettura, con la rassicurazione su una maggiore presenza di forze dell’ordine sul territorio. Ma non è solo presidiando le strade ed i vicoli che si potrà evitare la violenza. Come ribadito dai sindaci di Villa Literno e Casal di Principe, Valerio Di Fraia e Renato Natale, serve la partecipazione delle famiglie, delle scuole, della chiesa, di tutti, per fare in modo che episodi come quello avvenuto giovedì sera, non si ripetano più. Episodi in cui, per un futile motivo (nello specifico una ragazza “contesa”), si finisce per perdere la vita.

Intanto però, una grossa novità si registra sul fronte dell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Francesco

Cirillo. Nel registro degli indagati, oltre al reo confesso, Anass Saaoud – difeso dall’avvocato Mirella Baldascino -, 20enne di origine marocchina residente a Casal di Principe, che quella sera ha sferrato i colpi mortali e che ora risponde di omicidio e porto abusivo di armi, risulta iscritta un’altra persona.

Si tratta del 19enne D.P.R., di Casal di Principe, italiano e amico del giovane maghrebino. D.P.R., indagato per concorso in omicidio (art.110 Codice penale) difeso dall’avvocato Costantino Puocci e, al momento, a piede libero. Pare che il giovane fosse in compagnia di Anass Saaoud la sera del delitto e sarebbe stato segnalato ai carabinieri della compagnia di Casal di Principe, dagli amici di Giuseppe Turco.

La tensione, dunque, resta ancora alta e sicuramente i funerali di domani pomeriggio verranno “attenzionati”, anche se è stato lo stesso papà di Giuseppe, Raffaele Turco, ad invitare alla calma gli amici del figlio. Il giorno successivo all’omicidio, infatti, in piazza Villa, a Casal di Principe, si sono registrati raid vandalici, con scritte sulla facciata dell’edificio che ospita il bar davanti al quale Giuseppe Turco è morto. Un raid “addebitato” proprio agli amici della vittima. La mattina successiva a quell’episodio, Raffaele Turco ha chiesto ai ragazzi di Villa Literno di tenere comportamenti corretti e civili: “Mio figlio non lo vorrebbe e non è il modo giusto di ricordarlo. E chi usa la violenza non è e non era un suo amico”. Queste dichiarazioni sono state riportate dal sindaco Natale, sul suo profilo social. “Comunico che mi ha chiamato il padre del ragazzo ucciso, per chiedere “scusa” a tutti i casalesi – ha scritto in facebook Renato Natale – per l’azione che alcuni suoi concittadini hanno perpetrato nella serata di venerdì”. La famiglia di Giuseppe Turco, che si costituirà parte civile al processo, sarà assistita dall’avvocato Tammaro Diana.

Domani sarà dunque il momento dell’addio e, per rispetto a Giuseppe e alla sua famiglia, siamo certi, per lui ci saranno solo fiori e applausi. Una giovane vita se n’è andata ed il suo funerale sarà l’occasione per dimostrare che la violenza non si combatte con altra violenza.