MARE INQUINATO IN CAMPANIA. Ecco i 10 posti da evitare secondo Legambiente. E sulla provincia di CASERTA…

16 Luglio 2023 - 19:00

CASERTA – Sono pubblici i dati di Goletta Verde Campania per il monitoraggio ambientale effettuato lungo le coste della regione. Analisi voluta da Legambiente, ha visto sotto esame 33 punti di campionamento distribuiti nella provincia di Caserta, Napoli e Salerno, nel periodo compreso tra il 27 giugno e il 5 luglio.

Dei 33 punti monitorati, 20 si trovavano in mare e tre di essi hanno mostrato segni di inquinamento, mentre i restanti 13 campionamenti sono stati effettuati nelle foci di fiumi, canali, rii e scarichi artificiali, di cui 10 sono risultati inquinati.

I 10 punti che sono risultati fortemente inquinati: in provincia di Caserta la Foce del Regi Lagni; 3 punti nella provincia di Napoli, la foce del canale di Licola, il mare a 50 metri a sinistra della foce dell’alveo Volla, la foce del Sarno; nella provincia di Salerno 6 punti fortemente inquinati alla foce del Reggina Minor a Minori, la foce del fiume Irno a Salerno, la foce del torrente Asa a Pontecagnano Faiano, la foce del canale di scarico a Marina di Eboli, la foce Capo di Fiume a Capaccio e la foce del fiume Testene ad Agropoli.

Sono 2 i punti che hanno dato risultato di inquinati nella provincia di Salerno: uno a Capaccio/Laura, la foce del rio presso via Poseidonia 441 e la foce del fiume Solofrone al confine tra Agropoli e Capaccio; un solo punto risulta inquinato in provincia di Napoli ed

è il mare di fronte alla foce del Lagno Vesuviano ad Ercolano. 

La situazione riscontrata è allarmante, poiché su 33 punti campionati, ben 13 superano i limiti di legge in materia di inquinamento. I risultati ottenuti evidenziano che 10 punti sono fortemente inquinati, mentre gli altri 20 rientrano nei limiti di legge.