IL NOME. Trovato cadavere in cantina. Arrestato il pentito di camorra: aveva già ucciso
5 Dicembre 2023 - 09:29
MONDRAGONE – È un pregiudicato, Nino Capaldo, già affiliato al clan di camorra Gagliardi-Fragnoli e condannato per un omicidio, il presunto assassino di Massimo Lodeserto, il cui cadavere è stato ritrovato in una cantina a Torino dopo che ne era stata denunciata la scomparsa lo scorso 30 agosto. La famiglia si era rivolta anche alla trasmissione “Chi l’ha visto”
La vittima, 58 anni, sarebbe stata assassinata a colpi di martello da Capaldo che, a quanto si apprende, risulta inserito in un programma di protezione. L’uomo durante l’interrogatorio durato tutto il pomeriggio di ieri avrebbe fatto delle ammissioni. Il corpo di Lodeserto è stato trovato in una cantina abbandonata nella casa popolare di via san Massimo, angolo via Giolitti, nel centro di Torino. Il presunto assassino abita proprio nell’appartamento accanto alla cantina.
Il movente dell’omicidio sarebbe economico. Nel 2019 l’arrestato era stato condannato dalla Corte di Cassazione a 15 anni per l’omicidio avvenuto a Mondragone, dove un corriere della droga venne picchiato, assassinato e il cadavere dato alle fiamme.
I carabinieri, coordinati dalla procura di Torino, sono arrivati a lui grazie alle intercettazioni telefoniche. Il corpo di Massimo era nascosto molto bene, sotto un cumulo di masserizie. Sono stati i cani molecolari a trovarlo. Massimo Lodeserto, torinese, aveva un passato difficile. Il giorno della sua scomparsa aveva detto a suo fratello Giacomo che non poteva raggiungere la famiglia in vacanza in Puglia perché aveva trovato lavoro in una impresa di pulizie.
Gli ultimi a vederlo vivo sono stati alcuni abitanti del quartiere, poi più nulla.