CASSAZIONE: ricorso inammissibile per Gheddafi. Sconto di pena negato
3 Luglio 2024 - 11:38
Aveva chiesto la continuazione tra 4 sentenze di condanna
CASAPESENNA – La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da Antonio Aquilone, Gheddafi, 40 anni, contro l’ordinanza della Corte d’Appello di Napoli che aveva accolto, parzialmente, la sua richiesta di riconoscimento della continuazione tra i diversi reati a cui era stato condannato.
Aquilone aveva chiesto il riconoscimento della continuazione in sede esecutiva sostenendo che i reati per cui era stato condannato facevano parte di un unico disegno criminoso. L’avvocato di quest’ultimo aveva presentato ricorso alla Cassazione lamentando che la Corte d’Appello non aveva riconosciuto l’unicità del disegno tra tutti i reati sostenendo che la difesa aveva fornito una nuova documentazione a supporto di questa tesi la quale dimostrava che Aquilone era stato un membro del clan dei Casalese anche in diverse frazioni
La Suprema Corte ha respinto il ricorso ritenendo infondate le motivazioni addotte dalla difesa sottolineando che il riconoscimento della continuazione tra i reati, già escluso in sede di condizioni, non può essere riconsiderato dal giudice dell’esecuzione.