Lavoratore demansionato dall’azienda, riconosciuta la malattia professionale

17 Luglio 2024 - 16:33

Dipendente della società metalmeccanica “Cablelettra”

LIMATOLA – M.F., rappresentato dall’avvocato Domenico Carozza, si era rivolto al giudice del lavoro di Santa Maria Capua Vetere chiedendo il riconoscimento della malattia professionale derivante da disfunzione organizzativa in quanto, da dipendente della società metalmeccanica “Cablelettra” di Limatola, aveva subito un demansionamento.

Il giudice di primo grado, pur riconoscendo il demansionamento, ha rigettato la domanda perché il consulente medico aveva ritenuto che la percentuale di danno biologico fosse del 4%, quindi minore della soglia minima del 6%, in quanto aveva presunto un substrato psichico personale non eccepito dall’INAIL.

La Corte d’Appello di Napoli, a cui M.F. aveva ricorso con impugnativa, ha dichiarato che tale presunzione non fosse fondata e, quindi, è stato nominato un nuovo CTU, che ha riconosciuto la sussistenza della malattia professionale e del danno biologico da demansionamento .