PROVINCIA SENZA CORRENTE. Arriva la delibera: ecco come fare per avere i soldi del risarcimento per le ore di blackout di ieri e l’altro ieri

18 Luglio 2024 - 13:55

CASERTA – Buona parte dei residenti della provincia di Caserta ha vissuto, nelle giornate di martedì e mercoledì, delle ore infernali a causa della totale assenza di energia elettrica.

Un blackout senza preavviso che è durato, nei casi migliori, circa otto ore, tempo ampiamente superato in alcune città.

In tanti si sono lamentati e sono molti i cittadini, soprattutto i commercianti, sono sul piede di guerra, costretti a buttare il cibo presente nei frigoriferi a causa dell’interruzione del servizio elettrico. E ovviamente c’è chi vuole un risarcimento danni, giustificato dalle gravi conseguenze del blackout.

L’elemento di legge da cui partire è la delibera del 27 dicembre 2023 della Arera, Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, la quale ha stabilito gli standard di qualità relativi al tempo massimo di ripristino dell’alimentazione di energia elettrica.

L’Autorità ha previsto un rimborso nel caso di interruzione sia con preavviso, sia, come il caso di queste ore, senza preavviso.

BLACKOUT E RISARCIMENTO: CHI PAGA? SOCIETA’ DISTRIBUTORE E FORNITORE?

Importante segnalare che non è la società fornitore di servizi (es. Sorgenia, Edison ecc.) a dover pagare il risarcimento, bensì l’azienda che si occupa della distribuzione (la più famosa, E-DISTRIBUZIONE) dell’energia. Qualora abbiate dei dubbi sul distributore di energia (non fornitore),

potete trovarlo sulla vostra bolletta, di solito vicino alla scritta: “Distributore di riferimento“, oppure contattando la società alla quale pagate la bolletta ogni mese.

Altro consiglio che possiamo dare per sapere l’esatta durata del blackout e calcolare il vostro indennizzo, che tra qualche riga spiegheremo nel dettaglio, si può richiesta al proprio gestore di una copia del registro delle interruzioni. Se interviene una seconda interruzione entro un’ora dal ripristino provvisorio il computo delle ore vale anche in maniera non consecutiva.

INTERRUZIONE PROGRAMMATA: TEMPI E RISARCIMENTO

Nel caso in cui l’interruzione viene causata per interventi di manutenzione programmati sulla rete del distributore, è fatto obbligo al fornitore di avvisare i residenti almeno 24 ore prima nel caso in cui si tratti di interventi che fanno seguito a guasti o emergenze, mentre per interventi programmati l’obbligo è di almeno 2 giorni.

L’interruzione “programmata” è chiaramente sottoposta a regole precise, non è possibile interrompere l’erogazione per oltre 8 ore consecutive. Tecnicamente, non è necessario inviare una richiesta. Il rimborso, infatti, sarà presente nella bolletta successiva al periodo durante il quale l’interruzione stessa si è verificata. Il risarcimento è pari a 30 euro, ed aumenta di 15 euro per ogni ulteriore intervallo di 4 ore di interruzione, fino alla somma massima di 300 euro.

BLACKOUT IMPROVVISO: COME FUNZIONA IL RISARCIMENTO?

In caso d’interruzione senza preavviso, ovvero l’improvviso blocco del sistema elettrico generale, il nostro caso delle scorse ore, bisognerà vedere anche il tipo di luogo di residenza, suddiviso da Arera in alta, media e bassa concentrazione, e la tipologia di utenza, ovvero bassa (le case, per capirci) e media tensione

Nelle città con un numero di abitanti maggiore di 50.000 (alta concentrazione), l’intervento deve essere il più rapido possibile e non deve superare le 8 ore.

In caso di numero di abitanti tra 5.000 a 49.999, la media concentrazione, l’interruzione deve essere risolta in un massimo di 12 ore perchè l’azienda di distribuzione di energia elettrica non incappi nell’obbligo del risarcimento.

Infine, si tratta di città più piccole, fino a 4.999 abitanti, l’intervento deve riportare l’elettricità entro 16 ore al massimo.

La somma è uguale a quella citata in precedenza: 30 euro fino a 8, 12 e 16 ore (alta, media e bassa concentrazione), con un aumento di 15 ore per ogni quattro ore di blackout ulteriore, fino al massimo di 300 euro.

Come detto in precedenza, si ha diritto ad un rimborso automatico che sarà ottenuto entro il primo ciclo di fatturazione, quindi sulla successiva bolletta, trascorsi 60 giorni dall’interruzione. Ma attenzione, l’impresa distributrice non è tenuta al rimborso se il cliente non è in regola con i pagamenti.

BLACKOUT. IL RISARCIMENTO PER IMPRESE E NEGOZI

Per le utenze non domestiche (bar, artigiani, imprese) l’indennizzo cambia a seconda della potenza: con potenza inferiore o uguale a 100 kW, avranno 150 euro, più altri 75 euro ogni ulteriori 4 ore, fino ad un massimo di mille euro. Invece, con potenza superiore a 100 kW, avranno 2 euro per ogni kW, più un euro a kw ogni ulteriori 4 ore, fino ad un massimo di 3mila euro. Per quanto riguarda le imprese con potenza superiore a 100 kW, allacciate in media tensione, otterranno 1,5 euro per ogni kW, più 0,75 euro a kW per ogni ulteriori 2 ore, fino ad un massimo di 6mila euro.

NON ARRIVA IL RIMBORSO? COSA FARE

Su quest’ultimo passaggio, andiamo a citare testualmente al delibera Arera e l’allegato accluso: “Nei casi in cui un utente non riceva il rimborso nei termini di cui ai precedenti commi 45.4 e 45.5 (che abbiamo spiegato prima), l’utente può inoltrare la richiesta alla propria impresa distributrice, anche tramite il proprio venditore, entro 8 (otto) mesi dal momento in cui si è verificata l’interruzione; l’impresa distributrice valuta la richiesta ed entro 3 (tre) mesi eroga le somme dovute o, in caso di rigetto della richiesta, fornisce risposta scritta e motivata“.

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