AVERSA. Ecco la giunta comunale. Zannini personalmente in Comune, Oliva alla Cultura, Sagliocco alle Politiche Sociali, De Cristofaro col padre condannato ai LL.PP. e Urbanistica e la nipote di Mister Eminflex allo Sport. Olga Diana…

23 Luglio 2024 - 13:18

Come avevamo largamente previsto, i nomi risentono di tante influenze che per noi sono negative ma che, magai, per altri rappresentano il meglio che c’è. Presidente del consiglio sarà Giovanni Innocenti. Insomma, buone notizie per noi e per i giornali, perché qui ci sarà da scrivere e non poco

AVERSA – Pochi minuti fa il consigliere regionale Giovanni Zannini è salito al Comune di Aversa. Una presenza che in un altro tempo e dentro ad un altro tipo di politica sarebbe stata considerata ingombrante e che oggi, nel momento in cui questa politica è stata trasformata dallo stesso Zannini che, ribadiamo, è in grado di eleggere tre consiglieri regionali su 8 in quota provincia di Caserta, risulta essere perfettamente normale.

Lo scriviamo da tempo: se la carica formale di sindaco è ricoperta da Francesco Matacena, il sindaco vero, quello che è in grado, in ogni momento, di far vivere o morire l’amministrazione comunale in carica, sta a Mondragone non ad Aversa.

Questa presenza annuncia la chiusura complicatissima dell’elenco degli assessori. Noi aversani ha rinunciato ad un nome in modo da consentire che il sindaco Matacena non subisse quella che sarebbe stata una vera e propria figuraccia, ossia la nomina, in una quota, di Mariano D’Amore ad assessore al Bilancio.

Destano curiosità le super deleghe acquisite da Orlando De Cristofaro, neo assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica, che lui ricoprirà anche e soprattutto in funzione delle prossime elezioni regionali, quando sarà sicuramente in campo.

In pratica, Matacena attribuisce le deleghe più importanti e delicate al figlio dell’ex sindaco Enrico De Cristofaro, quest’ultimo condannato proprio per questioni attinenti a finanziamenti per lavori pubblici.

Ma ormai ad Aversa non ci si può stupire più di nulla e certi freni inibitori sono stati largamente superati.

Chiaro che Orlando De Cristofaro si muoverà sotto l’attenta tutela di suo padre e del gruppo di tecnici, soprattutto architetti, storici riferimenti del suo genitore neo-condannato proprio dal Tribunale di Aversa-Napoli Nord

Alfonso Oliva sarà vicesindaco, come gli aveva promesso Zannini, cioè colui che ha deciso tutto in questa giunta, mentre Francesco Sagliocco assume anche la pesante delega alle Politiche Sociali, che diventano dunque un settore da tenere in strettissima osservazione.

Il marito di Iolanda Dello Margio detta Iole era molto arrabbiato dopo le elezioni. Ce l’aveva con Giovanni Innocenti e con tutti quelli che non avrebbero mantenuto le promesse di preferenza di coppia al punto da non consentire a sua moglie di entrare nella cinquina degli eletti della lista dei Moderati, direttamente uscita dalle mani di Zannini.

Ora il consorte si è calmato perché sua moglie diventerà assessore con delega principale all’edilizia scolastica, materia molto delicata sulla quale, com’è noto, è in corso una inchiesta della Procura della Repubblica di Aversa Napoli Nord su un presunto caso di un lavoro ad una scuola pagati per ben tre volte allo stesso imprenditore, inchiesta per la quale sarebbero indagati importanti esponenti della giunta e del consiglio comunale dell’amministrazione post ribaltone di Alfonso Golia. Come avevamo annunciato, Olga Diana, anch’essa in quota Moderati, entra in giunta con la delega all0’albiente e ai rifiuti.

Ultimamente si è molto legata al gruppo di Della Vecchia ma soprattutto a quello di Giglio.

Si sa, d’altronde, che ad Olga Diana non mancano le potenzialità empatiche.

Oliva oltre a fare il vicesindaco assumerà la delega alla Cultura. Della serie…vabbè, il commento fatelo voi.

In quota Dello Vicario, in pratica Forza Italia di Magliocca, Martusciello e Zannini entra, non a caso, Gaetana Barrella, pochi voti alle elezioni ma nipote di mister Eminflex. al secolo Francesco Silvestro, uno che francamente sta lavorando duro per riconquistare una sorta di verginità, come se temesse che un passato complicato come quello vissuto nella sua Arzano, quando il suo nome fu tra quelli messi nero su bianco nel decreto del presidente della Repubblica che sancì lo scioglimento di un’amministrazione e di un consiglio comunale che lui guidava da presidente, come se quei rapporti enunciati tra lui ed imprese di pompe funebri appartenenti ai clan camorristici locali, avessero bisogno di un enorme colpo di spugna.

Se non andiamo errati, a un certo punto è entrato anche nella commissione parlamentare antimafia, salvo poi uscirne, divenendo poi ultimamente il punto di riferimento di un magistrato della Dda dei tempi d’oro, quel Catello Maresca, che ci ha lasciato con un palmo di naso quando ha accettato di diventare una sorta di rappresentante diretto, a Roma, di Silvestro che, secondo noi non a caso, vanta tra i suoi amici più stretti Antonio Piricelli, attuale comandante dei Vigili Urbani di Caserta, in passato inquisito, quand’anche assolto in giudizio, per rapporti con la camorra, e al centro di molte polemiche quando il fratello di un boss di Sant’Antimo postò un suo video in Facebook per invitare i cittadini a difenderne la posizione al cospetto della commissione straordinaria, arrivata in seguito a uno scioglimento per infiltrazioni camorristiche al Comune, che alla fine Piricelli allontanò, anche perché il suo nome era ampiamente presente nel decreto che condusse al citato scioglimento e alla nomina della commissione straordinaria.

Questo è il brodo di coltura della nuova giunta comunale di Aversa. Noi lo avevamo ampiamente annunciato. Zannini ci ha tenuto a salire lui direttamente al Comune e dunque tutti vissero felici e contenti.