Intasca oltre 400mila euro con la truffa del Superbonus, la Cassazione conferma la confisca
19 Agosto 2024 - 11:52
Validato il provvedimento disposto dal tribunale di Napoli Nord
AVERSA – Accusato di truffa aggravata, la Cassazione conferma la confisca. E’ quanto disposto dalla seconda sezione della Corte di Cassazione, presieduta da Andrea Pellegrino, sul ricorso proposto dall’architetto S.S., 33enne di Vico Equense, avverso il decreto di confisca della somma di oltre 464mila euro.
L’architetto incaricato di eseguire dei lavori di riqualificazione di un intero condominio ad Aversa che però non hanno preso mai il via. Nonostante ciò il professionista ha attestato l’esecuzione del primo stato di avanzamento dei lavori nella misura del 30% dell’opera al fine di rispettare la cadenza cronologica imposta dalla legge per ottenere la fruizione del Superbonus. Con tale falsa attestazione ha ottenuto somme, sotto forma di crediti di imposta, per un importo complessivo di oltre 464mila euro. Alla mancanza di lavori sono seguite le denunce dei condomini truffati e gli accertamenti in merito alla responsabilità penale del professionista.
Per la Suprema Corte, “il Tribunale ha reso esaustiva motivazione in considerazione degli accertamenti svolti e delle querele dei condomini dove è emerso il fumus del reato di truffa aggravata. L’asservazione del Sal in cui viene attestato falsamente l’esecuzione del computo metrico al 30% dei lavori, aveva una matrice fraudolenta essendo finalizzata all’ottenimento dei crediti in base a lavori non realmente eseguiti nel rispetto della tempistica imposta dalla normativa”.