LA NOTA. AVERSA. Michele Sabia, imputato per truffa e falso, premiato dai commissari con 12mila euro in più all’anno. Il confine di un liberale tra garantismo e opportunità etico-morale di un’amministrazione comunale

30 Agosto 2024 - 13:41

Abbiamo estrapolato questo caso specifico dall’articolo breve, scritto con modalità solo cronistiche, che elenca i primi nomi degli impiegati insigniti da quella di elevata qualificazione che garantisce dai 12mila ai 16mila euro all’anno che si aggiungono allo stipendio

AVERSA – (Gianluigi Guarino) Esiste a nostro avviso un esempio esprime plasticamente la dittatura del sistema clientelare che uccide la qualità e la dignità della potestà politica e amministrativa dei nostri enti locali.  Questo esempio si manifesta in ognuno dei nostri attori di pessimo governo: nell’amministrazione provinciale e nelle sue diramazioni tipo Gisec, Terra di Lavoro spa, nei Comuni, e in quei carrozzoni immondi costituiti negli enti strumentali e di ambito tipo ex Consorzio Idrico, Ato dei rifiuti, Ato delle acque, consorzio di Bonifica, oggi ITL spa, del basso Volturno ed aurunco.  Questo esempio immancabile è rappresentato dai premi attribuiti ai dipendenti, il più delle volte senza una seria, concreta, reale valutazione dei loro meriti realmente acquisiti, dalla produttività intesa come seria equazione econometrica

Questi avanzamenti di carriera sono, almeno nel 90% dei casi, frutto, al contrario,  di un cameratismo che si crea, spesso a colpi di disponibilità materiali reciproche, di servilismi che nulla c’entrano con il rispetto  di un contratto di lavoro tra chi deve valutare delle performance e chi, di queste performance o presunte tali, deve trovare vantaggio in un avanzamento che è poi detto proprio in soldoni un avanzamento economico di ”sghei ” di quattrini bonificati a gogo in voraci conti correnti

Noi auguriamo al funzionario del Comune di Aversa Michele Sabia tutte le fortune e gli auguriamo sinceramente  di poter dimostrare la propria innocenza nel “processo preliminare”, a cui sarà sottoposto insieme ad altri 21 dipendenti del Comune normanno (CLIKKA E LEGGI IL NOSTRO ARTICOLO DI IERI SERA) per il reato di truffa, per quello di falso.  Dibattimento preliminare che giunge a conclusione dell’indagine, molto nota ai lettori di CasertaCe, dei cosiddetti furbetti del cartellino

Beninteso, i pubblici ministeri della Procura della Repubblica che opera presso il tribunale di Aversa-Napoli Nord, al di la della considerazione umana che possono avere per il Sabia, sono convinti, ad oggi, che lui sia colpevole altrimenti, non avrebbero chiesto il rinvio a giudizio, che, allo  stato delle cose, con l’avvento della riforma Cartabia, è un atto con cui le procure rischiano un po’ di più rispetto al passato visto che i giudici dell’udienza preliminare sono obbligati a mettere nero su bianco i motivi per cui, a loro avviso, esistono ragionevoli possibilità-probabilità che l’ imputato possa essere effettivamente  condannato nel processo. L’esistenza di questa possibilità  è diventata, infatti, condizione necessaria e sufficiente  perché un gup possa rinviare a giudizio e dunque a processo quell’imputato

Se tra udienza preliminare che inizierà il 13 febbraio ed eventualmente processo dibattimentale non si verificheranno grandi novità nell’atto della formazione della prova durante il giudizio, il pm o i pm che rappresenteranno la Procura nel processo, chiederanno, nelle loro requisitorie, che Michele Sabia sia condannato a qualche anno di reclusione carceraria

Ora parla il garantista: che cosa significa ciò? Niente di più di quello che abbiamo scritto e cioè che degli esperti di diritto, dei professionisti del diritto, come i pubblici ministeri sono, allo stato delle cose, convinti che Michele Sabia sia colpevole. Ma Michele Sabia è veramente colpevole? Assolutamente no. Michele Sabia, non solo è un non colpevole, ma il garantista osa di più e dice che Michele Sabia è innocente e che lo sarà fino ad un eventuale condanna passata in giudicato ossia definitiva

Siamo d’accordo su questo? Signor Michele Sabia, tanto attivo durante l’ultima campagna elettorale al servizio delle sorti delle liste di Giovanni Zannini, ci siamo comportati bene con lei delineando, perimetrando l’area della sua attuale condizione giudiziaria? Se lei ci rispondesse, sarebbe in malafede

Però l’area giudiziaria delineata da un perimetro e l’area politico amministrativa più sfumata meno squadrata, è un’altra cosa. E mentre l’etica, la morale devono essere tenute lontane mille miglia da un’aula di giustizia – un liberale vive, quantomeno dai tempi di Cesare Beccaria, per testimoniare questo -, il discorso cambia quando ci si muove dentro al perimetro, ribadiamo sfumate di altre ragioni

Dalla teoria alla pratica: ma scusate, Commissario Prefettizio Gerardina Basilicata che ha governato la città di Aversa dopo la caduta del sindaco Alfonso Golia ci spiega su che base ha conferito al signor Michele Sabia un incarico “di elevata qualificazione” a firma del segretario generale del Comune al dottor signor Michele Sabia garantendogli un’ indennità di posizione di 12mila euro annui che, naturalmente, si vanno ad aggiungere allo stipendio che già introita? A nostro avviso siccome ci sono dei signor in toga i quali sono convinti che Sabia abbia concorso alla realizzazione di reati gravi come la truffa e il falso del pubblico ufficiale sarebbe stato opportuno almeno attendere l’esito dell’udienza preliminare di febbraio ed eventualmente la sentenza di primo grado del processo?

Noi non possiamo escludere a priori che Sabia rappresenti una sorta di impiegato modello, di fulmine di guerra, di risolutore lineare, trasparente dei problemi dell’ufficio in cui lavora. Insomma, uno meritevole di essere promosso. Detto questo, però,  non può essere escluso dalla valutazione complessiva di un impiegato a  cui si attribuisce il prestigio, definito nientepocodimenoche “elevata qualificazione”,  e un significativo appesantimento del suo stipendio con mille euro mensili in più, della sua posizione giudiziaria, che se è quella di innocente nel processo penale, è,  anche quella di persona per la quale chi esercita una procura penale, prevista dalla Costituzione,  in nome e per conto della Repubblica Italiana, che anche voi commissari prefettizi, almeno sulla carta, rappresentate, è invece colpevole almeno allo stato delle cose.

Nessuno può pensare di privare Michele Sabia della sua ambizione di crescere professionalmente. Ma questo, eventualmente, dovrà avvenire quando i primi esiti dei procedimenti penali l’avranno considerato non colpevole. Non è questione giudiziaria è questione di opportunità, una categoria che è frutto di una considerazione etico morale che quando si lavora direttamente al cospetto dei cittadini, come dovrebbe essere sempre in un Comune della Repubblica, non può essere esclusa in quanto non può essere escluso il significato politico della funzione diretta, autentico fondamento di ogni democrazia rappresentativa,  frutto proprio della relazione  tra un’amministrazione comunale e i cittadini che la compongono in quota parte