MADDALONI. De Filippo mette spalle al muro l’Interporto: ecco i dettagli del mega piano di rientro dei 15 milioni di euro di tasse comunali non pagate
8 Agosto 2018 - 13:33
MADDALONI – (g.g.) L’impostazione della trattativa, da parte del neo sindaco Andrea De Filippo, ci appare corretta e rispondente, non tanto a quelle che possono essere le opinioni in merito di questo giornale, ma al buon senso che punta a porre in equilibrio la necessità impellente del comune di Maddaloni di recuperare la montagna di tasse, a titolo di Ici e Imu non pagato dagli evasori fiscali, perchè tecnicamente, al momento, questo sono, dell’Interporto Sud Europa.
Dopo aver tentato, invano, di mettere un proprio uomo, Bruno Cortese, al comando della città, la triade Giuseppe Barletta-Campolattano e De Biase, il mitico “farfallino” perchè in passato quando rappresentava la categoria dei piccoli imprenditori amava indossare il papillon, ha capito che adesso deve ragionare in termini di concreto ravvedimento.
Gli incontri tra De Filippo e Campolattano hanno portato ad un’intesa di massima. Questo almeno filtra, a livello di indiscrezioni. I 15 e passa milioni di euro di tasse non pagate, saranno dilazionate, con una scansione temporale della rata in ragione di un mese. E questo, secondo noi, rappresenterà una buona garanzia per comprendere la serietà del proposito dell’Interporto di rientrare nella legalità fiscale.
Mese per mese, infatti, ti dà la possibilità di tenere sotto controllo, in maniera serrata, gli impegni assunti. Perché, a proposito di impegni, l’operazione non potrà non partire dal riconoscimento formale del proprio debito, messo nero su bianco, dalla società di Barletta.
Il comune farà, con ogni probabilità, una sola concessione: non si irrigidirà sulla garanzia, sulla fideiussione, perchè ormai nessuna banca del pianeta, nessuna società finanziaria garantisce l’Interporto fracassato di debiti e di procedure fallimentari. Questo almeno risulta dall’ufficialità delle carte. Poi pensi alla montagna di quattrini, introitata soprattutto a Marcianise con il parco dei centri commerciali, e non ti rendi conto perchè l’Ise pianga miseria.
Naturalmente, CasertaCe, dal momento della firma dell’intesa che ancora non c’è, controllerà il pagamento, che dovrebbe inaugurarsi con un anticipo di 500 mila euro sull’unghia e dovrebbe proseguire con rate mensili da 120 mila euro.
Stavolta si tratta di un’operazione che almeno in apparenza, è trasparente e dunque meglio controllabile dai cittadini di Maddaloni e da chi, come noi, ha l’obiettivo di tenerli continuamente informati.