CASERTA. Appalto da 1.5 MILIONI DI EURO per mettere a posto le STRADE DISTRUTTE: ecco chi è l’imprenditore vincente e l’inquietante assenza dei verbali di gara

13 Novembre 2024 - 23:37

Un termine, inquietante, forse duro, ma quando sulla testa un comune ci sono ben due indagini in corso su appalti truccati da dirigenti pubblici, un processo a carico del sindaco per un’altra procedura apparecchiata a favore di un imprenditore e una questione torbida tra business e camorra, come quella del parcheggio di via San Carlo, uno per logica si aspetterebbe un cambio di metodo, anche solo per la presenza di una commissione d’accesso che potrebbe sancire la morte dell’amministrazione di Carlo Marino. E invece no

CASERTA (l.v.r.) – È plausibile immaginare che si tratti della seconda, forse terza, rigenerazione della stessa impresa da parte dello stesso imprenditore.

Perché, altrimenti, è difficile pensare che una società nata nel 2022 riesca dal nulla ad aggiudicarsi e a gestire lavori da quasi 2 milioni di euro per la manutenzione triennale delle strade, dei marciapiedi e della segnaletica al comune di Caserta.

Si tratta di un accordo quadro triennale messo in piedi dal settore Manutenzione dell’Ufficio Tecnico del comune di Caserta, guidato da Luigi Vitelli.

Vitelli che misura tra le altre cose, è stato presidente della commissione di gara, com componenti anche l’architetto Gennaro Lieto e l’ingegnere Antonio D’Onofrio, dipendenti del comune capoluogo.

La procedura di gara è andata avanti dal 23 luglio, giorno della prima seduta della commissione aggiudicatrice, al 14 ottobre, data della quinta e ultima seduta.

La ditta che si è vista affidare i lavori è la Natale Costruzioni, impresa nata nell’ottobre di 2 anni fa e con sede in via Ruggiero, a Caserta.

La società è guidata dall’amministratore Orazio Natale che, quindi, avrà il non certo semplice compito di mettere mano alle strade disastrate di una città che negli anni è stata progressivamente abbandonata, ancora di più dopo gli arresti del giugno scorso, in parte replicati solo qualche giorno fa.

Lo sconto presentato dalla società di Orazio Natale è stato del 19%, un ribasso che ha portato la cifra da affidare ad essere pari a 1 milione e 538 mila euro.

Veniamo alle note molto dolenti. Né all’interno dell’albo pretorio, come allegati alla determina di aggiudicazione, né nelle sezioni dell’amministrazione trasparente, né sul portale del mercato elettronico del comune di Caserta è stato pubblicato uno straccio di verbale di gara.

Eppure, un comune che ha un enorme problema di legalità rispetto alle attività di appalti e procedure del proprio Ufficio Tecnico, così come hanno dimostrato anche due inchieste della procura di Santa Maria Capua Vetere (oltre che anni di articoli firmati da CasertaCe), dovrebbe mostrare un minimo di attenzione alle norme sulla trasparenza.

E avrebbe dovuto farlo anche perché il dirigente che ha gestito la procedura, in qualità anche di presidente della commissione di gara, è Luigi Vitelli, sotto processo per concussione ai tempi del suo lavoro al comune di San Tammaro e indagato per abuso d’ufficio dell’inchiesta sulla corruzione elettorale che ha coinvolto, tra gli altri, Franco Biondi, Massimiliano Marzo ed Emiliano Casale, la cui posizione è stata stralciata solo a seguito della depenalizzazione del reato, scelta a nostro avviso sbagliata compiuta dal legislatore.

Vitelli dall’ordinanza del giugno scorso ne è uscito pulito. Ma una cosa sono i capi d’imputazione, un’altra è la considerazione generale, pubblica. E su di lui pesa il comportamento non certo adamantino che gli ha contestato fino a pochi mesi fa la procura sammaritana e che ancora gli contesta per il caso di San Tammaro.

È mai possibile che per una gara da 2 milioni di euro manchino totalmente documenti relativi a chi ha partecipato, alle offerte presentate e a come è andata la gara?

Un comune che sta rischiando seriamente lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, un sindaco come Carlo Marino, imputato in un processo istruito dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli per un appalto rifiuti da 116 milioni truccati, si può permettere di gestire una gara milionaria e su un argomento delicato come la manutenzione stradale con una mancanza di rispetto delle norme basilari sulla trasparenza degli atti pubblici che, ad esempio, per i verbali della commissione di gara prevede la loro pubblicazione successiva agli esiti della procedura e che, in questo caso, sono completamente assenti?

Niente contro Orazio Natale, per carità, ma, per la storia e le vicende criminali legate al comune di Caserta, la gestione di questa procedura è stata a dir poco opaca.