TRENTOLA. Guerra aperta sul concorso per un vigile urbano. L’ipoteca del consigliere di minoranza dimessosi per far entrare una passata poi Apicella

15 Novembre 2024 - 18:54

Sono diversi i profili di possibile illegittimità, a partire dall’utilizzo dei fondi previsti dall’articolo 208 comma 5 bis del Codice della Strada, che nell’articolo illustriamo dettagliatamente

TRENTOLA DUCENTA – Ultimamente la collega Marilena Natale si sta occupando, a nostro avviso opportunamente, di alcuni concorsi in corso di svolgimenti in “certi comuni” dell’agro aversano.

In un video di ieri si è soffermata a lungo sulle stranissime vicende verificatesi nella sede di una società, incaricata dal Comune di San Marcellino, di gestire il concorso per l’assunzione di 7 vigili urbani.

Precedentemente, la Natale aveva illustrato ciò che sta succedendo a Trentola Ducenta, in questo caso relativamente ad un contestatissimo bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato sempre di un vigile.

Le polemiche sono legate alla circostanza che in tanti sono convinti, avendo evidentemente buone ragioni per sostenerlo, che la tortuosa procedura per la realizzazione del concorso sia stata finalizzata alla trasformazione di una posizione precaria di Marco Abbruzzese, eletto al consiglio comunale nella minoranza con la lista capitanata da Antonio Cantile e dimessosi dopo alcuni mesi.

A queste dimissioni è seguita una procedura di mobilità, realizzata attraverso un concorso ad hoc. Manco a dirlo, questa casella era vuota proprio a Trentola, comune di residenza di Abbruzzese, il quale, ovviamente per pura coincidenza fino a prova contraria, il concorso lo ha aggiudicato entrando a far parte dell’organico dei caschi bianchi del comune alle porte di Aversa con un orario part time di 18 ore settimanali.

E qui già c’è stato un inghippo. Già la vicenda era troppo densa di coincidenze, visto che Abbruzzese, dopo essersi dimesso da consigliere di opposizione era stato sostituito dalla prima dei non eletti, la quale, a quanto pare, aveva subito simpatizzato per la maggioranza. Poi ci si è aggiunta anche la molto dubbia procedura adottata per recuperare le risorse finanziarie per il pagamento dello stipendio.

Lo strumento utilizzato, almeno sulla carta, è stato quello previsto nell’articolo 208 del Codice della Strada, che prevede l’utilizzo di un’aliquota delle risorse frutto delle contravvenzioni per remunerare alcune attività di potenziamento della sicurezza urbana e stradale.

Siccome noi siamo abituati a non chiedere la fiducia sulla parola, vi offriamo il testo integrale dell’articolo 208, comma 5 bis, che regola proprio questa materia:

5-bis. La quota dei proventi di cui alla lettera c) del comma 4 può anche essere destinata ad assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro, ovvero al finanziamento di progetti di potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale, nonché a progetti di potenziamento dei servizi notturni e di prevenzione delle violazioni di cui agli articoli 186, 186-bis e 187 e all’acquisto di automezzi, mezzi e attrezzature dei Corpi e dei servizi di polizia provinciale e di polizia municipale di cui alle lettere d-bis) ed e) del comma 1 dell’articolo 12, destinati al potenziamento dei servizi di controllo finalizzati alla sicurezza urbana e alla sicurezza stradale.

Avete letto, per caso, da qualche parte che questi soldi possono essere utilizzati per assumere Vigili Urbani? Noi no, e come noi non l’hanno letto in tanti.

Magari il sindaco Michele Apicella e il segretario comunale Alessandro Tafuri e il responsabile dell’Ufficio Finanziario Antonio Madonte ci possono illuminare. Noi siamo qui in attesa di una loro eventuale nota, che però riteniamo di difficile recapito.

Con queste premesse, uno non si mette ad armare un concorso per riempire quella casella con un’assunzione a tempo indeterminato, quindi non più 18 ore settimanali, bensì 36.

E invece, come capita a certi nostri sindaci e politici subentra un meccanismo somigliante al delirio di onnipotenza. Eppure Apicella dovrebbe ben sapere quanto questa patologia abbia danneggiato e stia danneggiando i suoi amiconi Giovanni Zannini e Giorgio Magliocca.

Eppure, lui va avanti lo stesso con questo concorso.

In data 26 settembre il Comune di Trentola Ducenta ha pubblicato il documento con il quale ha ufficializzato tempi e modalità delle prove di esame per il successivo 4 ottobre, giorno più pacifico del calendario: San Francesco d’Assisi.

E invece, altro che pace. Deve essere successo qualche “bordello” serio, se è vero come è vero che la prova di esame non si è svolta il 4 ottobre e a tutt’oggi, venerdì 15 novembre, non se ne ha notizia.

In effetti, sempre sulla carta, una commissione di esame è stata nominata ed è formata da Francesco Fabozzi, ex comandante dei vigili urbani di San Marcellino (e ti pareva!) che forse il giorno 4 ottobre non si è presentato perché era il suo onomastico, ma poi è scomparso letteralmente dalla circolazione come commissario. Oltre a lui, che ci dicono essere un degno seguace della rinomata scuola di San Marcellino dell’amministrazione degli enti locali, copyright famiglia Colombiano, ovviamente zanniniana come Apicella, in commissione c’è anche Antonio Madonte, ovvero il responsabile di cui prima, e Paola Oro, dirigente del Comune di Aversa, molto apprezzata da quei due autentici statisti che rispondono al nome di Luciano Sagliocco e del figlio, neo assessore ai Lavori Pubblici, Francesco.

Particolare, questo, non del tutto irrilevante, dato che Luciano Sagliocco è originario di Trentola Ducenta, dove insegnava alla scuola media.

Lo scenario è, insomma, quello appena descritto ed è, almeno per noi, alla luce di un’annosa conoscenza di fatti e persone di questo territorio, tutt’altro che rassicurante.

A dirla tutta, non è che Paola Oro si sia vista granché dalla parti del Comune di Trentola.

C’è qualcuno pronto a scommettere che alla fine, vista la malaparata, si defilerà.

Naturalmente seguiremo anche le prossime mosse di giornalismo investigativo della collega Marilena Natale