PROVINCIA FARSA. Il Tar sospende il decreto con cui Magliocca ha revocato Marcello De Rosa, che torna vicepresidente facente funzioni. Ma che gaffes il giudice sulla “Giunta Provinciale”
28 Novembre 2024 - 13:18
Ora Gaetano Di Monaco dovrà chiudere baracca e burattini per far spazio al rubizzo ex sindaco di Casapesenna. Il grave danno alla base della sospensiva sarebbe legato anche al fatto che un presidente dimissionario avrebbe una carenza di poteri sugli atti relativi ad un giunta provinciale che, in realtà, non esiste più nell’ordinamento. Sarà pure un copia-e-incolla, ma state attenti quando li fate!
CASERTA – Il Tar della Campania ha accolto la richiesta cautelare, formulata da Marcello De Rosa, ex vicepresidente della Provincia rimosso da Giorgio Magliocca nell’ultimo giorno in cui questi ha governato (si fa per dire) l’ente di viale Lamberti.
Il tribunale, con un provvedimento monocratico, a firma di uno dei presidenti di sezione, ha così sospeso l’efficacia del decreto firmato da quest’ultimo con il quale revocava la delega a De Rosa, affidando la vicepresidenza a Gaetano Di Monaco, con il potere di facente funzioni di presidente dopo la conferma delle dimissioni di Giorgio Magliocca.
Si tratta di una delle due strade attraverso cui l’organo amministrativo giurisdizionale può sospendere l’efficacia e gli effetti di un atto amministrativo.
In pratica, si tratta di un vero e proprio congelamento degli effetti del decreto, senza entrare nel merito dello stesso, ma riconoscendo la possibilità che si possa essere creato un “danno irreparabile”.
A dirla tutta, il Tar Campania lavora sempre un po’ alla carlona, sia detto questo con rispetto del presidente della Sezione di cui non conosciamo il nome (e forse è meglio così). Ci permettiamo di scrivere ciò in base a quanto leggiamo che “le
Piccolo dettaglio: da anni la Giunta provinciale non esiste più nell’ordinamento, in quanto abolita dalla legge Del Rio, come scritto molte volte, ma è pur sempre una legge dello Stato ancora in vigore: loffia lex, sed lex😂😂.
Il Tar ha anche stabilito la data della camera di consiglio, fissata per il prossimo 18 dicembre. Sarà quella l’udienza decisiva perché l’organo della giurisdizione amministrativa si pronuncerà nel merito della vicenda
Tutto sommato, questa era la parte più facile del ricorso di De Rosa, il quale si era visto revocare una carica che aveva acquisito per diritto di delega da Giorgio Magliocca, nell’ultimo giorno della vita in carica dell’ex presidente.
Chiaro che il Tar, dinanzi a qualcosa di sostanzioso e sostanziale perso dalla parte attrice, abbia detto “ok, riportiamo tutte le cose al 14 novembre, giorno in cui Magliocca ha firmato i due decreti, motivando peraltro il primo, quello della revoca a De Rosa, con contenuti a dir poco stravaganti, di ordine politico e non imboccando quella che è la via maestra di una normale perdita del rapporto di fiducia tra delegante e delegato.
Partita aperta, dunque, ma intanto un effetto politico c’è: da oggi Gaetano Di Monaco chiudere baracca e burattini dall’ufficio presidenziale, dove si andrà a reinsediare Marcello De Rosa che già l’aveva occupato, ma solo per modo di dire, che tanto Magliocca stava ogni giorno lì in provincia, nei 20 giorni delle dimissioni.
E stavolta, gentilmente, dispensateci da ogni commento sulla situazione.