IL NOME. Arrestato commercialista di due fratelli imprenditori casertani che, con un consorzio colpito da interdittiva antimafia, hanno preso appalti milionari

19 Dicembre 2024 - 13:27

CASERTA – Umberto Scala, un commercialista di 59 anni residente a Napoli, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Nonostante fosse stato interdetto dalla professione per cinque anni, Scala ha continuato a esercitare abusivamente, ricorrendo a prestanome per schermare i suoi clienti da responsabilità penali e aiutarli a nascondere patrimoni e documenti di società in difficoltà economiche.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, hanno rivelato quattro filoni principali di attività illecita. Il primo riguarda un ristorante di Napoli sottoposto a curatela fallimentare, da cui sarebbero stati sottratti oltre 270 mila euro e importanti scritture contabili.

Il secondo filone coinvolge un consorzio operante nel settore dei lavori pubblici e privati in ambito civile e industriale, già destinatario di una interdittiva antimafia, che ha ricevuto pagamenti da stazioni appaltanti di Napoli, Caserta, Avellino, Roma e Piacenza confluiti alle società di due fratelli imprenditori i quali non hanno eseguito i lavori, danneggiando le altre società consorziate le quali, dopo avere avviato i lavori sono state costrette a sospenderli.

Il terzo filone d’indagine riguarda due società editoriali e una in crisi, che sono state utilizzate per gestire un impianto industriale a Acerra, causando il mancato pagamento di quasi un milione di euro verso creditori, tra cui l’Erario. Infine, il quarto capitolo coinvolge il fallimento di una società di costruzioni, che, dopo aver sottratto documentazione alla curatela fallimentare, ha beneficiato di finanziamenti bancari non rimborsati.

Scala è stato posto agli arresti domiciliari e dovrà rispondere delle gravi accuse che lo vedono coinvolto in un complesso schema di bancarotte fraudolente.