Magliocca è ritornato in forma: firma due determine per 30mila euro alla coop. di Alfonso Capo, che ha candidato la nipote col neo sindaco De Pasquale
23 Dicembre 2024 - 12:40
Se fossimo in un posto normale ci sarebbe da chiamare il Tso, ma qui ormai siamo al no limits. In calce all’articolo il testo integrale dell’atto amministrativo
SPARANISE (G.G.) – In campagna elettorale avevamo colto degli elementi non certo rassicuranti relativamente alla squadra che il colonnello dell’Esercito De Pasquale aveva messo in piedi.
Troppe contiguità con quelli della solita famiglia camorristica dei Papa e altre convergenze, di cui potrete leggere il dettaglio negli articoli pubblicati a suo tempo e facilmente ricercabili in Google o nella sezione “Sparanise” del nostro sito.
Avevamo anche scritto che questi accordi meritavano, da parte nostra, un’attenzione a Sparanise anche nel dopo-elezioni.
E oggi puntualmente, come avevamo facilmente immaginato, siamo già in grado di raccontare qualcosa.
Alfonso Capo, noto alle cronache giudiziarie per il processo per truffa e per falso materiale, connesso alla sua attività nell’ambito dei Servizi Sociali, capitanato dal dirigente del Comune di Caserta Franco Biondi – e chi sennò – ha candidato sua nipote Diana Capo.
In poche parole si è esposto direttamente per De Pasquale, che poi significa soprattutto Gianfranco L’Arco, fautore della candidatura del colonnello, nonché legato a triplo filo, per tutto ciò che gli viene concesso all’interno dell’ex Consorzio Idrico, a Giovanni Zannini.
E allora abbiamo pensato che bisognasse subito monitorare il settore degli appalti dei Servizi Sociali, ambito in cui Sparanise ha conservato il ruolo di capofila per una decisione dei commissari che fecero marcia indietro all’indomani del nostro articolo, ovvero grazie all’intervento che Casertace fece circa un anno fa per evitare l’ennesima porcheria targata sempre Zannini e Magliocca: trasferire status e funzione di Comune capofila al minuscolo Rocchetta e Croce, dove governa Geremia, altro soldato zanniniano e magliocchiano.
Cavolo, abbiamo pensato stamattina, manco un po’ di strategia dilatoria allo scopo di non far vedere che certi dubbi fossero fondati sin dalla campagna elettorale.
Niente, questi sono un carro armato.
Concepiscono la vita in un solo modo. Ritengono, cioè, che la cosa pubblica, che si chiama res publica non a caso, espressione da cui deriva la parola repubblica, sia cosa loro, proprietà privata.
Il neo responsabile degli Affari Generali (e riteniamo con molte altre deleghe) Giorgio Magliocca – scusate, questa cosa ci fa proprio ridere – passato dalle cariche di presidente della Provincia e sindaco di Pignataro Maggiore a quella di motore operativo del Comune di Sparanise, ha firmato la determina 742 del 29 novembre scorso, con cui affida direttamente, sottolineiamo direttamente, alla cooperativa Nemesi – che secondo gli inquirenti che hanno indagato su Alfonso Capo è stata intestata fittiziamente a sua figlia – il “servizio educativo residenziale a favore di un minore” per una somma di 29.200 euro.
Con successiva determina, questa ancora più recente, la 754 del 12 dicembre scorso, Magliocca ha già liquidato il summenzionato affidamento diretto per il servizio residenziale prestato ad un minore la somma di 25.620 euro.
Le elezioni si sono svolte un mese fa e siamo già arrivati a questo stadio.
Noi riteniamo che ci sia qualcosa di patologico, antropologico, perché non si può pensare che dopo tutte le bufere capitate, a partire da quella notissima di Magliocca e, andando più indietro, a quella di Capo, possa accadere che la coop. di famiglia il 29 novembre, ossia 12 giorni dopo le elezioni, venga gratificata di 30mila euro, e da chi poi?
Da Giorgio Magliocca.
Manco Matrix. E allora ci fermiamo qui, perché occorrerebbe un simposio sull’antropologia, sulla psicologia delle masse locali.
La questione non può essere risolta attraverso elementi valutativi riguardanti fatti specifici.
Questi hanno un rapporto malato coi soldi. Sono casi da studio, da laboratorio di ricerca. Ai nostri lettori, per quella che è la normale modus operandi del nostro giornale, favoriamo qui sotto il testo integrale della determina.