TRASTOLE SURGELATE PARTE TERZA. La band dei bancarottieri con un ex direttore di banca a capo grazie al quale hanno avuto quasi 1milione di euro di fidi e poi gli altri tre protagonisti: il maltese, l’ex genero e il pastore-pecoraio

1 Febbraio 2025 - 13:51

Andiamo a chiudere la trattazione di un’ordinanza firmata dal gip Ilaria Giuliano del tribunale di Aversa Napoli Nord che abbiamo giudicato molto interessante e le cui evoluzioni continueremo sicuramente a seguire

CASERTA – (g.g.) Questo gruppo di persone che hanno messo insieme le loro esperienze, le loro furbizie per frodare il fisco e, diciamocela tutta, anche per fregare i creditori della loro società, l’ormai arcinota Italiana Congelati con sede nella Frigocaserta nell’area industriale di Gricignano d’Aversa.

Lo schema lo abbiamo spiegato. Mano mano i valori della Italiana Congelati sono stati trasferiti fraudolentemente in un’altra società la Italian Trade. Alcune operazioni sono state realizzate con una certa tranquillità come se il gruppo di presunti bancarottieri non ritenesse di correre alcun rischio nel far lavorare un giorno i propri dipendenti della italiana congelati e il giorno dopo della Italian Frozen cambiando solo i documenti contabili, le buste paga, senza neppure trasferire il sito di lavorazione al famoso box 1 della Frigocaserta.

Quello che però abbiamo notato e che ci ha stupito è stata la facilità con cui la italiana congelati è riuscita ad accedere senza grandi problemi al credito bancario in un tempo in cui le banche per dare un soldo alle famiglie o alle imprese ti fanno letteralmente sudare sangue. Un fido da 500mila euro esatti erogato dal Credito Lecchese; un altro, di 368mila euro, uscito dalle casse della banca Credimi; l’ultimo, quello più piccolo, di 30mila euro sortito dai conti della Monte dei Paschi di Siena. In tutti fanno pochi spiccioli di meno di 900mila euro, precisamente 898mila euro.

Domandando un po’ in giro, con la volontà di capire quale fosse la reputazione dei personaggi coinvolti, è stato detto che Pietro Scialli, che successivamente si è dovuto parzialmente disimpegnare a causa di problemi di salute, è stato per anni e anni direttore di banca. E beh adesso si può ben comprendere come sia riuscita un’impresa con tanti problemi, con tanti punti oscuri nella sua contabilità, ad ottenere ad accredito bancario quasi 1 milione di euro.

Pietro Scialli l’iniziatore, ma non solo. Anche il personaggio di Marco Goglia non passa certo inosservato e non si copre dietro alla routine di una vita ordinaria. A un certo punto della sua esistenza, decide, infatti, di trasferirsi a Malta. Non solo una residenza di comodo, ma anche attiva, perché se è vero che la Italiana Congelati è un’impresa che sviluppa tutta la sua attività in provincia di Caserta, è anche vero che Goglia interagisce, e non poco, con l’isola degli inglesi, oggi stato sovrano e appartenente all’unione europea. L’attività della OPTIMA BUSINESS SERVICES LTD almeno guardando superficialmente le notizie che al riguardano si sviluppa nei servizi commerciali. Goglia che ha svolto per un certo periodo anche la funzione di amministratore di italiana congelati rende disponibili le sue energie anche da amministratore della optima. Vedremo come evolveranno queste vicende e se sarà necessario cercheremo di capire se esistono delle relazioni inter imprenditoriali tra la Italiana Congelati e i suoi derivati e al già citata optima. Bisogna tener conto che il provvedimento adottato dal gip del tribunale di Aversa Napoli Nord, Ilaria Giuliano, nei confronti di Goglia prevede la sospensione dell’attività imprenditoriale per 12 mesi. Essendo Malta un paese dell’unione europea anche le attività di Goglia nella società Optima dovrebbero essere sospese.

Oddio non è un grandissimo danno, probabilmente, per questo faccendiere casertano visto che quando ha svolto la funzione di amministratore della italiana congelarti qualche sfizio con l’American Express Oro se l’è fatto anche passare comprando i migliori abiti da Coscia abbigliamento lungo l’Appia, risiedendo nei migliori alberghi nei suoi viaggi all’estero e acquistando gioielli importanti alla gioielleria Ciliento. Al di la delle figure di Salvatore Liguori, quello che dichiarato ai magistrati di essere un pastore con tanto di ovile pecore e capre e Vincenzo Riccio, che appaiono come dei meri prestanome, sono interessanti in questa ultima carrellata riepilogativa dei personaggi un po’originali, un po’ eccentrici un po’ pesantemente con le mani in pasta di questa organizzazione Nicola Cuomo e suo figlio Christian per altro non indagato. Nicola Cuomo è stato prima il genero, ma poi, quando è diventato l’ex genero di Pietro Scialli, il suo peso nella Italiana Congelati e nella Italian Trade non è poco affatto. Ha utilizzato il figlio in varie occasioni quando si è tratto di avere la possibilità di disporre dei soldi – non certo pochi – presenti suoi molti conti correnti della società. Molti, abbiamo capito anche perchè, nel moneto in cui con una sorta di giochi di prestigio peraltro smascherati dalla magistratura inquirente, Scialli, Goglia,  Cuomo e compagnia hanno estratto da questi rapporti bancari centinaia e centinaia di migliaia di euro letteralmente distratti visto che i versamenti di Scialli in conto capitale, così come abbiamo scritto in uno degli articoli da noi pubblicati (CLICCA E LEGGI)) erano nettamente inferiori a quello che poi attraverso bilanci sostanzialmente falsificati , veniva ascritto come costi frutto proprio di anticipazioni sul capitale.

Insomma un vero e proprio prontuario, un vero e proprio libro utile per declinare tutti i sistemi attraverso cui una società si svuota andando a colpire in questo modo i diritti dei creditori tra ai quali c’è anche lo Stato che si esplicita con la sua tassazione. Adesso cercheremo di seguire le evoluzioni di queste indagini per capire se la Procura  di Aversa Napoli Nord la chiuderà attendendo poi i tempi della difesa degli indagati per procedere o meno alla richiesta di rinvio a giudizio dei medesimi che, a quel punto, passerebbero dallo status di indagati a quello di imputati