Muore a 25 anni in un incidente stradale, due condanne con lo sconto e un’assoluzione
10 Aprile 2025 - 11:36

In primo grado il giudice monocratico Patrizia Iorio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato tutti e tre gli imputati
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SANTA MARIA CAPUA VETERE – Due condanne e un’assoluzione: è questo l’esito della sentenza emessa dalla prima sezione della Corte d’Appello di Napoli nel processo per la morte di Roberto Mastroianni, 24enne di Vitulazio, deceduto a seguito di un incidente stradale avvenuto il 24 gennaio 2015 nei pressi dell’Arco di Adriano.
A processo erano finiti Giuseppe Pellegrino, responsabile della manutenzione stradale del Comune di Santa Maria Capua Vetere; Alfonso Di Napoli, responsabile dei lavori; e Pietro Nardiello, titolare della ditta incaricata degli interventi. I tre erano accusati di omicidio colposo per non aver garantito adeguate condizioni di sicurezza nel tratto di strada interessato da lavori pubblici.
Roberto Mastroianni, ex titolare di una cornetteria a Capua, lavorava da qualche tempo presso la ditta Catone Logistica di Pastorano, occupandosi della distribuzione di prodotti surgelati. Figlio di un sottufficiale in congedo dell’Arma dei Carabinieri, il giovane si era schiantato con il suo mezzo contro alcuni new jersey posizionati per delimitare un cantiere stradale aperto il giorno prima per la sistemazione di un tombino.
In primo grado, il giudice monocratico Patrizia Iorio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva condannato tutti e tre gli imputati: 2 anni di reclusione per Di Napoli e Nardiello, 1 anno e 4 mesi per Pellegrino, ritenendo che “non fossero stati predisposti tutti gli accorgimenti necessari a tutelare la sicurezza degli utenti della strada”.
In appello, i giudici hanno assolto Giuseppe Pellegrino “per non aver commesso il fatto” e riformato la condanna di Alfonso Di Napoli e Pietro Nardiello, riducendola a un anno di reclusione.