SANITÀ A PEZZI. Altro scandalo guardia medica. In quattro non riescono a soccorrere un paziente oncologico in ipotensione in quanto sprovvisti di farmaci e il 118…

12 Aprile 2025 - 21:15

Ci ha scritto una congiunta della donna che ci ha raccontato un episodio che non può stupire CasertaCe che dell’inutilità delle guardie mediche, così come sono concepite oggi, si è già occupata più volte

CURTI – Quanto meno adesso non vanno più a dormire. Non lo fanno da quando CasertaCe, alcuni mesi fa, denunciò che qualche struttura di guardia medica non aveva di notte a disposizione tutti i medici risultanti in servizio.

Come si suol dire, quelli più anziani, c’erano ma solo all’occorrenza. In una sorta di irreperibilità che era e sarebbe da definire in un solo modo: fuorilegge.

Vincenzo De Luca è stato un governatore di apparenza. Un inauguratore formidabile che ha operato nella sanità solo nei luoghi che potevano restituirgli un ritorno di immagine. Ma la sanità di base, quella è oggi un disastro, più di quanto non lo fosse nel momento in cui questo governatore nel 2015 si è insediato nel Palazzo Santa Lucia.

La gente comune, il popolo, i cittadini percepiscono la sanità pubblica non come tale, ma come un pericolo pubblico.

Ovviamente, qualcuno di loro, si rivolge a CasertaCe come è successo nei giorni scorsi. Un congiunto della signora R.V., 61 anni, ci ha scritto una breve lettera in cui ha raccontato quello che è capitato alla sua parente. Si tratta di una paziente oncologica colpita da uno sbalzo di pressione verso il basso, in breve un momento di ipotensione. Alla guardia medica di Curti c’erano quattro medici, ma nessuno è andato a soccorrere la donna perché, udite udite, hanno affermato di non avere i farmaci a disposizione.

Ma scusate, ma allora che le tenete aperte a fare queste guardie mediche? È una vera vergogna. Ovviamente è dovuta correre sul posto un’ambulanza del 118. Niente di ché, due gocce e la pressione si è regolarizzata. Naturalmente quell’ambilazi ha dovuto impegnarsi in un intervento light e per diversi minuti è rimasta tagliata fuori della possibilità della sala operativa di utilizzarla per attività più importanti.

Questa è la sanità che non funziona, la sanità degli sprechi, la sanità della continua vessazione del diritto alla salute dei cittadini.