IL FOCUS. L’amico Canciello non ascolta i nostri consigli e ripropone l’idea kamikaze di ottenere una variante per la destinazione d’uso prima di 1 milione e mezzo di mq e poi, dopo il no, di mezzo milione di mq

18 Aprile 2025 - 18:11

Pressione alta nella politica di Carinaro. Il nostro punto di vista che abbiamo espresso direttamente e indirettamente all’imprenditore di Frattamaggiore trapiantato ad Aversa è fondato su procedure e modalità di comunicazione finalizzate a coinvolgere la politica e tutti gli attori istituzionali in maniera corretta e non aumm aumm come pure stavolta si sta tentando di fare

CARINARO (Gianluigi Guarino) Come tutte le persone che di fronte ai nostri articoli chiedono un confronto trasparente di ciò che sono i contenuti da noi espressi, senza alcuna implicazione compromissoria, senza far balenare rapporti pappa e ciccia che segue la fase delle ostilità, anche Ferdinando Canciello ha ottenuto l’ascolto e, soprattutto, ha ottenuto da CasertaCe il riconoscimento doveroso del suo diritto a spiegare le proprie posizioni.

Lo abbiamo ascoltato perché era giusto farlo, perché su di lui avevamo scritto diverse decine di articoli esprimendo critiche, frutto però di analisi sempre solidamente documentate. Oggi, con Ferdinando Canciello e la Marican

abbiamo un rapporto sereno e dunque rispettoso delle reciproche identità, ossia del diritto dell’impresa a perseguire i propri obiettivi di business e del diritto di un giornale, geneticamente e irreversibilmente indipendente come il nostro, di continuare ad esserlo.

Quando ci siamo confrontati, uno dei rilievi da noi posti a Canciello è stato il seguente: Tu (abbiamo deciso insieme di superare il Lei rituale) sei un imprenditore che pensa in grande, che ha continuamente bisogno di vasti spazi fisici per perseguire ed alimentare i tuoi obiettivi. Gli spazi fisici disponibili per insediamenti produttivi esistono, ma quelli di cui hai bisogno tu non esistono perché quando si parla di 200mila, 500mila o un milione di metri quadrati va da sé che ti occorreranno delle radicali variazioni degli strumenti urbanistici vigenti affinché nelle aree agricole di cui tu magari possiedi compromessi e prelazioni per l’acquisto, diventino aree produttive.

Mo’, nuovo amico Ferdinando, ora tu veramente credi che questo percorso sia realizzabile, in maniera serena, tranquilla, ma soprattutto a vele basse così come lo vuoi realizzare tu dando sempre l’impressione, magari infondata, di aver stretto dei patti inconfessabili con questo o quel potente, con questo o quel potere?

E’ vero che da noi le cose hanno funzionato, e per molti versi funzionano ancora così, ma le tue visioni sono iper, super, e dunque l’unica possibilità che tu hai è quella di uscire pubblicamente, di sobbarcarti il confronto aperto e lineare utilizzando correttamente i mass media in modo da convincere tutti sul fatto di avere a disposizione delle idee, ossia un bene immateriale, delle possibilità economiche, e delle relazioni industriali tali da rendere la tua idea, il tuo progetto, non replicabile da alcuno con la conseguenza che la tua idea e il tuo progetto, che magari consentirebbe di far arrivare in provincia di Caserta insediamenti di Amazon o di altri grandi colossi internazionali e multinazionali con ovvia e benefica ricaduta occupazionale, che poi è quello che interessa o dovrebbe interessare alla politica, meritino di essere sostenute da un trasparente affiancamento di tutti gli attori istituzionali potenzialmente o fattualmente coinvolti.

Di fronte a questo discorso che noi gli abbiamo fatto, dopo che lui ci ha chiesto un consiglio, Canciello ha annuito, ma evidentemente quando è uscito dalla porta della nostra redazione ha avvertito il richiamo della foresta, ossia quella costituzione comportamentale che appartiene alla cultura (diremmo meglio incultura) dei nostri territori. E allora, siamo punto e daccapo.

CANCIELLO: IDEE DI QUALITA’, PRASSI, MA PRASSI INACCETTABILI E IRREALIZZABILI

Ferdinando Canciello ha idee di qualità, ma le porta avanti in maniera, a nostro avviso, discutibile perché i vincoli novennale presenti di diritto nell’Asi di Caserta non possono essere aggirati come lui li ha aggirati, pur possedendo la buona ragione che l’acquisto della proprietà di un capannone a Teverola, Carinaro e Gricignano è evento raro se non addirittura chimerico.

Quel paio di volte che ci siamo visti abbiamo dovuto emendare però, una convinzione da noi espressa nei tanti articoli dedicati a Canciello e alla Marican. Non è vero che con i vantaggi che lui cerca di ottenere, grazie a varianti acrobatiche e un po’ aumm aumm degli strumenti urbanistici vigenti, con la conseguenza di fare polpette del piano territoriale di coordinamento provinciale, saremmo buoni e bravi tutti a fare gli imprenditori. In effetti scavando con la doverosa diffidenza nei racconti erogatici da Canciello, ci siamo resi conto che questo è uno bravo, che le visioni e la capacità di coinvolgimento di grossi player dell’industria nazionale e internazionale, nonché la capacità di pensare in grande ad una permanente fiera campionaria della zona di Aversa Nord che vada a prendere il posto di quelle ormai asfittiche e asfissiate dagli spazi ristretti della Mostra d’Oltremare di Napoli, lui le possiede.

Purtroppo, però, lo ribadiamo, nell’anno 2025 continua a muoversi in maniera a nostro avviso sbagliata, utilizzando il modello aumm aumm che per quelli che sono i suoi obiettivi non è assolutamente applicabile. Perchè figuriamoci quale conferenza dei servizi può dargli il via libera su una trasformazione urb di 500mila, un milione di mq, senza una adeguata copertura politica e istituzionale.

LE MIRABOLANTI VARIANTI DELL’AMICO NANDO CANCIELLO

Nell’anno 2018, questo giornale, si è battuto contro la sua iniziativa di realizzare tra il Natale e il Capodanno, una variante lampo al piano regolatore a firma dell’allora commissario prefettizio, il pensionando Luigi Palmieri, con l’obiettivo di trasformare da agricola a industriale un’area di circa 250mila mq, nell’agro di Carinaro.

Il citato e accondiscendente Palmieri, esorbitando a dir poco dai suoi poteri di ordinaria amministrazione, gli approvò, insieme al “mitico” e prode ingegnere Davide Ferriello, da anni ospite consueto di CasertaCe, la suddetta variante. L’operazione fu fermata solo grazie al coraggio, chiamiamolo proprio così, perché di coraggio si trattò, dell’attuale consigliere comunale Stefano Masi, il quale da un lato aveva contribuito in maniera decisiva alla vittoria del sindaco Nicola Affinito, dall’altro lato era uscito dalla maggioranza proprio perché in contrasto netto con una volontà che sembrava affiorare nell’amministrazione comunale di avallare quella enorme variante al piano regolatore. Una trentina di articoli li scrivemmo anche noi e tutto si fermò.

Canciello, legittimamente, ha continuato a pensare in grande su Carinaro, ma negli ultimi tempi, ce lo consenta, parlar franco è per gli amici, ha compiuto lo stesso errore. Gliel’abbiamo scritto, gliel’abbiamo detto, ora glielo scriviamo di nuovo e eventualmente glielo diremo di nuovo di persona: caro Nando, hai bisogno di un concorso corale, del consenso ad un’idea di sviluppo e non di un consenso alla persona Ferdinando Canciello in quanto tale. La conferenza dei servizi che poi deve mettere attorno allo stesso tavolo tutti gli attori istituzionali da cui dipende la variazione di una destinazione d’uso di una grande area, deve essere la conclusione di un processo trasparente in cui il privato, utilizzando tutti i mezzi che la legge gli mette a disposizione, lancia la sua sfida al settore pubblico, chiedendo in base alla grandezza del proprio progetto, alle garanzie reali che lo rendono credibile quale strumento autentico di sviluppo collettivo di un territorio, una deroga.

A quel punto, i 200, i 300, i 500, i 1000 posti di lavoro effettivi, più tutti quelli dell’indotto, dovranno essere l’unico strumento di riflessione degli attori istituzionali, dei rappresentanti del popolo, nel momento in cui saranno chiamati a dire sì oppure no, alla luce del sole e con i cittadini tutti adeguatamente informati, al progetto del Canciello o di qualunque altro imprenditore utilizzi gli stessi metodi, possegga le stesse prospettive e sia in grado di esporre le stesse garanzie.

E invece no. E questo ci dispiace. Se avremo occasione, lo ribadiamo, lo diremo ancora una volta a Canciello direttamente, fermo restando la nostra disponibilità totale ad ospitare un suo punto di vista sui fatti in questione.

ERRARE E’ UMANO, PERSEVERARE E’ DIABOLICO

E’ successo che nel 2024, dopo che l’anno prima il Comune di Teverola era stato sciolto, seguito a ruota nei primi mesi dell’anno da quello di Carinaro, il buon Ferdinando Canciello ci ha riprovato, magari puntando sulla poca vigilanza e sulle maglie larghe delle gestioni commissariali. Per cui, la Marican, attraverso la struttura commissariale delle nuove Zone economiche di sviluppo, o Zes che dir si voglia guidata da Josi Romano, che è un “diversamente amico” di Canciello rispetto a quanto lo siamo noi, la Marican ha chiesto l’assegnazione e la trasformazione urbanistica di un’area di ben 1milione e 500mila metri quadrati, cioè il sestuplo di quella chiesta e ottenuta durante le feste di Natale del 2018. Un’enorme prateria suddivisa tra tre comuni dell’area Asi di Aversa Nord, ossia Carinaro, Gricignano e Teverola.

A dirla tutta, la magna pars stava dentro al perimetro del Comune di Carinaro che avrebbe dovuto offrire alla causa di Canciello 1milione e 200mila mq di suolo agricolo. Gli altri 300mila mq suddivisi tra i comuni di Gricignano e Teverola.

Nella scorsa primavera è stata indetta la conferenza dei servizi e i Comuni di Carinaro e Teverola, ribadiamo retti da due commissari prefettizi, non hanno reso alcuna determinazione, anzi per quel che riguarda Carinaro non si è proprio presentato, non si è registrata nemmeno la presenza fisica, creando dunque tutte le condizioni per l’applicazione del silenzio assenso.

Il Comune di Gricignano, l’amministrazione provinciale di Caserta e la Regione Campania, tutti partecipanti alla stessa conferenza, hanno chiesto integrazioni documentali. Per la maggior parte queste non sono state riversate da Marican e dunque quella conferenza dei servizi, quasi furtivamente convocata, ha fatto valere la ragione del timore di dare un parere positivo senza alcun paracadute, e dunque ha dato un ovvio e prevedibilissimo parere negativo.

A Ferdinando Canciello va riconosciuta, tra le altre doti, quello di essere un imprenditore molto cocciuto. Questa è una qualità, ma in certi casi può diventare un difetto perché noi insistiamo nel dire che la sua non è la strada giusta per realizzare i suoi obiettivi. Ma lui vuole fare così e per carità, ognuno è padrone del proprio destino. A quanto pare, l’imprenditore di Frattamaggiore trapiantato ad Aversa ha chiesto di nuovo una trasformazione urbanistica di un’enorme area. E sarebbe al riguardo in corso un’ulteriore conferenza dei servizi guidata dalla Zes, divenuta nel mentre unica per tutta l’Italia, con Josi Romano a capo scelto dall’allora ministro Raffaele Fitto.

Canciello avrebbe moderato, si fa per dire, le sue richieste, “limitandole”, si fa ancora per dire, a soli 500mila mq in area agricola di Carinaro che sono sempre il doppio degli ormai storici 250mila di Natale e San Silvestro 2018.

Non abbiamo certezza matematica, ma l’area dovrebbe essere sempre la stessa di allora, la solita, ossia quella della “variante Marican-Palmieri-Ferrillo”, ritornando seri quella a ridosso del canale dei Regi Lagni.

500 MILA METRI QUADRATI O NELLA “VALLE DEI GIRASOLI”

E qui siamo costretti a ribadire certi interrogativi da noi già formulati in passato.

Il primo: è stata invitata alla conferenza dei servizi Trenitalia, che si farebbe rappresentare da Rfi o Rete ferroviaria italiana, considerato che da quelle parti transita l’alta velocita?

Il secondo: cosa dirà la regione Campania, e in parte il consorzio di bonifica, tenuto conto che su quell’area la regione ha in corso un progetto ormai divenuto tristemente leggendario, di tutela del canale dei Regi Lagni?

Il terzo: alla conferenza dei servizi è stata invitata l’autorità di bacino, chiamata ad esprimersi sui rischi di esondazione del canale dei Regi Lagni?

Il quarto: è stata invitata alla conferenza dei servizi la Soprintendenza ai beni culturali architettonici, ambientali e da qualche anno archeologici, chiamata ad esprimersi sulle possibili presenze di centuriazioni, cioè di quei sistemi attraverso cui 2000 e pass anni i romani organizzavano i loro territori agricoli in quell’area? E’ probabile ma non è detto che la zona sia proprio dei 500mila mq sia quella a ridosso dei Regi Lagni. Questa è la prima ipotesi, la più probabile.

Magari l’obiettivo è stato direzionato verso quella di Casignano, vicinissima all’abitato di Carinaro, dove a pensarci bene Ferdinando Canciello ha acquistato 500mila metri quadrati di aree agricole. Ma se fosse così ci si chiede cosa dirà l’amministrazione comunale di Marianna Dell’Aprovitola che in campagna elettorale disse, sbandierò e sacramentò che su quelle aree sarebbe stato rilanciato un vecchio progetto del sindaco Masi, papà del consigliere citato prima, ci riferiamo alla realizzazione di un Parco agricolo a protezione ambientale della comunità, stante la vicinanza dell’Area industriale alle case.

Per chi non è un lettore attento di CasertaCe segnaliamo una notizia che a suo tempo già pubblicammo: Casignano è l’area dove Ferdinando Canciello, per gli amici Nando, fece piantare centinaia e centinaia di girasoli a scopo, diciamo così, promozionale.

L’articolo lo concludiamo con le considerazioni che costituiscono un nostro contributo costruttivo, finalizzato a promuovere finalmente un dibattito sull’iniziativa imprenditoriale privata nel territorio di Aversa Nord.

Se dovesse essere in ballo l’area di Casignano, l’area dei girasoli, cosa dirà il Comune di Carinaro e cosa dirà la sindaca Marianna Dell’Aprovitola che a parole si è sempre mostrata sensibile a certi argomenti, nel momento in cui sarà chiamata a realizzare la quadra tra ciò che pensa lei e le necessità della propria parte politica, visto e considerato che nella sua lista ha militato una parente strettissima di Nando Canciello, il quale tra acquisto di centinaia di migliaia di mq di terreno, contributi liberali alla chiesa e partecipazione alle aste religiose, esprime un’influenza indiscutibile sulla comunità di Carinaro e anche su una certa parte del tessuto politico locale.

Tornando al concetto iniziale di questo articolo, al consiglio per ottenere i suoi ambiziosi obiettivi, sarebbe auspicabile, forse faticoso, ma comunque utile per lui, se su tutta la questione fosse chiamato a discutere e a pronunciarsi il Consiglio Comunale di Carinaro che invece non è stato mai convocato per esprimere un suo indirizzo. Probabilmente lo farà domani grazie ad una convocazione ad hoc su cui Stefano Masi si è molto battuto. Amen.