Scioglimento del Comune di CASERTA. Solite sciocchezze, ecco perché il Dpr di Mattarella è già nelle mani di alcuni ex consiglieri comunali che, essendo ex, non sono più tali
13 Maggio 2025 - 12:16

Nessuna notifica, dopo quella di sospensione immediata inoltrata dalla Prefettura nei giorni immediatamente successivi allo scioglimento. Semplicemente, l’edizione della Gazzetta Ufficiale di oggi non è stata ancora pubblicata sul sito della Repubblica Italiana, ma la Prefettura e i commissari la hanno già in mano da ieri pomeriggio
CASERTA – Oggi, 13 maggio, il decreto del Presidente della Repubblica con cui vengono esposte le ragioni dello scioglimento dell’amministrazione e del consiglio comunale di Caserta è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Al momento, l’edizione della giornata odierna non è stata ancora resa pubblica sul sito ufficiale, ma ovviamente sia la Prefettura di Caserta sia i commissari che reggono le sorti del capoluogo l’hanno ricevuta, probabilmente già ieri pomeriggio.
Il riferimento formale, ovviamente, è quello della Gazzetta di oggi.
I commissari non hanno avuto alcuna difficoltà a mostrare a qualche dipendente del Comune, che lavora a stretto contatto con loro, un provvedimento che, di qui a qualche ora, sarà oggetto di ostensione sul sito ufficiale della Repubblica Italiana. Quei furbetti degli ex consiglieri comunali, che oggi non sono più nulla, hanno utilizzato i buoni rapporti che ancora vantano negli uffici e hanno ricavato la propria copia.
L’ultimo vagito di esistenza degli organi del Comune di Caserta si è avuto quando, all’indomani del decreto di scioglimento approvato dal Consiglio dei Ministri nei giorni immediatamente precedenti alla Pasqua, la Prefettura di Caserta è stata costretta a notificare al sindaco Carlo Marino, agli assessori e a ognuno dei consiglieri il provvedimento di sospensione immediata delle loro funzioni, per fermare, dopo la pubblicazione di un articolo di Casertace, l’incredibile e sfrontata celebrazione di un concorso interno tra i dipendenti del Comune per la cosiddetta progressione verticale.
Non esiste strumento più formale e ufficiale della pubblicazione in Gazzetta per rendere manifesto un atto.
D’altronde oggi è 13 maggio. I 30 giorni previsti per legge scadono il 18 o il 17, date che corrispondono a sabato e domenica. Per cui rimanevano solo la giornata odierna, quella di domani, di giovedì e di venerdì per la pubblicazione del DPR.