AVVOCATI TOZZA TOZZA SCATENATI. Riciclato e intascato dai conti correnti quasi mezzo milione di euro. ECCO chi se li è “pappati”
5 Giugno 2025 - 17:08

Ultimo giro relativo alle quasi 50m contestazioni di reati formulate dalla procura di SMCV. Vasto assortimento: falsi incidenti, falsa testimonianza, falsi documenti d’identità corruzione e riciclaggio e saltano fuori anche tre bonifici del fratello della moglie di Giuseppe Luongo “capo” della tribù dei tozza tozza
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CASERTA – (g.g) Terminiamo la sintesi del decreto di perquisizione, firmato dai pubblici ministeri della procura di SMCV Gerardina Cozzolino, Gionata Fiore, Oriana Zona nei confronti di molti dei 104 indagati nell’indagine sulle truffe alle assicurazioni, quartier generale Casal di Principe e San Cipriano (CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTI I NOMI)
Naturalmente per operare questa sintesi abbiamo dovuto leggere con la massima attenzione le quasi 50 contestazioni di reato formulate dalla procura agli indagati, partendo dal più grave del capo a ossia l’associazione e delinquere finalizzata alla commissione di diversi reati tra cui quello dei falsi incidenti costruiti attraverso la dichiarazione di falsi danni materiali ai veicoli, di falsi danni fisici alle vittime farlocche, delle false generalità dei responsabili di tali incidenti il tutto ai sensi dell’articolo 642 del codice penale con annesso, ovviamente, il reato di falsa testimonianza, profuso, a gogo dagli indagati in violazione all’articolo 372 del codice penale.
Nell’ambito delle numerose contestazioni trovano spazio anche i reati di corruzione dei pubblici ufficiali, CTU, ma soprattutto di tre giudici di pace del tribunale di SMCV la cui posizione ovviamente è stata stralciata con atti trasmessi alla Procura della repubblica di Roma competente nei procedimenti riguardanti magistrati in servizio nel tribunale e nella procura della città del foro.
Infine va menzionato il grave reato di riciclaggio ai sensi dell’articolo 648 bis del codice penale rispetto al quale viene indagato il vice direttore dell’ufficio postale di Lusciano Orazio Maccarone ma anche, come vedremo in quest’ultimo articolo riguardante le quasi 50 contestazioni di reato anche un altro indagato ossia il cognato del leader, il cognato dell’avvocato Giuseppe
Partiamo dalla fine ossia dal capo zz cioè da quello che potremmo definire il riciclaggio di tutti i riciclaggi di questa vicenda. Gli indagati sono l’avvocato Luongo e sua moglie Luigia Conte, anche lei avvocato. Tutto sommato si tratta di una quadratura del cerchio coerente realizzata dalla Procura. Una somma vicinissima al mezzo milione di euro, in vecchie lire quasi 1 miliardo, precisamente 490 mila euro. In pratica si tratta di un elemento riassuntivo, di una sommatoria di tutti i movimenti postali e bancari. Ultimo dei quali porta a far affiorare, nell’indagine, la figura di Alfonso Conte fratello di Luigia Conte e quindi cognato dell’avvocato Giuseppe Luongo. In questo caso le cifre di dettaglio non mancano. Sono tre i bonifici. Stavolta si muovono soldi tracciabili e non soldi contanti com’era successo con il vice direttore delle poste Maccarone. Ciò perché fratello sorella e cognato ritengono che un passaggio di danaro all’interno della stessa famiglia non determini sospetti.
E probabilmente sarebbe stato così se non ci fosse una montagna di antefatti e di fatti che la Procura ha scoperto e decifrato
Dicevamo dei tre bonifici. Il primo, spedito il 10 maggio 2023, importo 10mila euro; il secondo spedito il 7 marzo 2024, importo 20mila euro; il terzo 35mila euro, spedito il 5 dicembre 2024 in pratica il più recente. Complessivamente, sono 65mila euro. Il resto delle contestazioni di reato riguardano episodi singoli di falsi incidenti, di false vittime, di falsi autori e di falsi documenti d’identità. Una pratica quest’ultima che porta la procura a contestare nei casi specifici anche il reato, per l’appunto di falso ai sensi dell’articolo 483 cp
Dulcis in fundo il solito CTU Giuseppe D’Amico che secondo la Procura apparecchia una relazione, una perizia falsa. Da questo momento in poi possiamo cominciare a leggere qualche contenuto esposto dai pubblici ministeri a supporto della loro richiesta di perquisizione. Lo faremo però nella prossima puntata di questo approfondimento